ENNA – È una vera guerra quella che dalle 17 di giovedì scorso oltre 500 uomini – tra operatori forestali, vigili del fuoco, volontari della Protezione Civile, forze dell’ordine della Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardie forestali – stanno cercando di combattere contro le fiamme.
Ad oggi l’incendio ha interessato circa 6 mila ettari di terreno, vasto quanto 6 mila campi di calcio, di cui la metà boscato, di una zona che interessa i territori dei comuni di Enna, Piazza Armerina, Valguarnera, Aidone e Barrafranca.
“Con tutte le altre istituzioni interessate stiamo lavorando senza sosta da diversi giorni 24 ore su 24 al tavolo di emergenza insediato in Prefettura – ha commentato il commissario dell’Ispettorato Forestale Pietro Baleno – ma ancora le fiamme non sono state domate”. Solamente l’Ispettorato Forestale sta impegnando circa 300 operai antincendio e 16 autobotti. In quasi 3 giorni si sono avuti oltre un centinaio di lanci di acqua dal cielo sia da parte di elicotteri che di Canadair e nelle ultime ore ha operato anche un elicottero.
La zona è stata divisa in tre grandi fronti, la zona della Bannata, con annessa anche zona della Ronza, Rossomano, per arrivare sino a Ciappino dove le fiamme che sembravano domate purtroppo hanno da poco ripreso la loro attività, la zona di Mandrascate nei pressi di Valguarnera e l’area riguardante le contrade Fundrò, Montagna di Marzo, Acqua di Conte sino a Ramursura.
In questi giorni ci sono stati interventi a scopo precauzionale di evacuazione di alcune zone dove erano presenti insediamenti abitativi e non solo. Ma pare fortunatamente senza conseguenze particolari. Quasi certa la natura dolosa degli incendi visto che come conferma lo stesso commissario Baleno, mentre gli addetti erano intenti a spegnere le fiamme si avevano avvistamenti dell’accensione in contemporanea di numerosi focolai.