Avevano deciso di fare una vacanza, affittando una casa vista mare, ma hanno ricevuto un secco “No“. Il motivo? L’omosessualità.
Due ragazzi di Napoli, fidanzati, avevano infatti chiesto informazioni per una casa vacanze nella frazione Santa Maria, a Ricadi (Vibo Valentia). Il proprietario era intenzionato ad affittare la casa, ma quando ha saputo che i due stavano insieme, ha rifiutato l’offerta liquidandoli: “Non accettiamo gay e animali”.
Immediata la denuncia all’Arcigay di Napoli, a cui si sono rivolti i ragazzi. Uno dei due, Gennaro, ha raccontato di aver immaginato di essere andato indietro nel tempo, addirittura quando nei negozi venivano esposti i cartelli nazisti con cui si vietava l’ingresso a cani ed ebrei. “Il nostro caso non può essere ignorato” ha dichiarato.
fonte foto: Tgcom24
La casa che i due avevano prenotato per alcuni giorni di fine agosto offriva l’uso di una dependance e di una piscina privata. Il proprietario, secondo quanto ha raccontato il ragazzo, avrebbe ricevuto regolarmente la prenotazione per poi contattare la coppia per ricevere delle informazioni in più ed è scattato quel messaggio finale.
“È possibile una cosa del genere?” si è chiesto Gennaro. “Siamo in un momento storico dove c’è la necessita di eguagliare le unioni incentrate sull’amore di qualsiasi genere, i soldi che io e il mio compagno avremmo dato al proprietario non sarebbero stati gli stessi di una coppia etero? Questo messaggio è arrivato a noi, ma figuriamoci se fosse arrivato a un ragazzo più giovane con difficoltà di autostima, più sensibile al proprio orientamento sessuale. Non è giusto essere discriminati in questo modo”.
Chiara anche la richiesta dell’Arcigay, che vorrebbe l’esclusione della casa vacanza di Ricadi da tutti i siti di prenotazione. Chiamati in causa anche il Comune di Napoli, la regione Calabria e tutti gli organi predisposti alla vigilanza e al contrasto alle discriminazioni.