CATANIA – In occasione delle proteste contro il vertice del G20 tenutosi ad Amburgo, due ragazzi di Catania sono stati fermati dalla polizia tedesca.
Proprio durante i giorni di mobilitazione (dal 6 al 9 luglio) in cui centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo hanno scelto di recarsi ad Amburgo per protestare contro il vertice, le autorità tedesche hanno messo in pratica veri e propri rastrellamenti e una caccia all’uomo che ha portato al fermo di diverse persone, tra cui i due ragazzi catanesi.
Al momento sono sei gli italiani ancora ingiustamente detenuti nella prigione tedesca di Billwerder. Di questi, due ragazzi, Orazio e Alessandro, di Catania. Entrambi erano ad Amburgo per protestare contro la presenza del vertice internazionale G20 ed entrambi sono stati fermati durante le manifestazioni, avendo l’unica colpa di attraversare, assieme a tantissimi altri, le strade della città tedesca.
“Sono entrambi stati fermati – spiega Lara Torrisi, membro, come i due ragazzi, del centro sociale Liotru – lontano dai focolai di guerriglia avvenuti in città. Stavano semplicemente camminando per strada. Riteniamo – continua – ingiusto che siano ancora in carcere e soprattutto vergognoso che le autorità italiane ignorino un fatto così grave”.
Oggi alle 17 è stato convocato un presidio fuori dalla Prefettura di Catania, nel corso del quale i legali dei due ragazzi solleciteranno ufficialmente le autorità competenti e chiederanno assieme a famiglie, amici e compagni la liberazione immediata di entrambi.
Stanotte striscioni sui muri della città chiedono la liberazione immediata di entrambi.