PALERMO – Il pubblico ministero Claudio Camilleri ha chiesto di condannare 14 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso con pene tra i 6 e i 20 anni.
Secondo l’accusa, in cambio di una cospicua somma di denaro, l’organizzazione criminale usava non solo i barconi per fare arrivare in Italia i migranti, ma anche falsi matrimoni per ottenere i ricongiungimenti familiari.
Nel corso dell’indagine partita da Wehabrebi Atta, primo pentito appartenuto a un’associazione criminale del genere, sono stati sequestrati circa 800 mila euro. Grazie alla complicità di cittadini extracomunitari residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno, i finti matrimoni permettevano ai trafficanti di uomini di fare arrivare i migranti dal centro Africa fino al Nord Europa.