MESSINA – Un processo durato quattro anni, con la speranza di avere giustizia: Karima El Marough, meglio conosciuta come “Ruby Rubacuori”, “spedisce“ l’estetista Ester Fragata e l’avvocato Goffredo Sturniolo in carcere.
Ruby è la famosa ragazza di cui l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si era “invaghito”: prima ancora che i due si conoscessero, però, ai tempi di quando era minorenne, Karima finì tra le braccia dell’estetista Fragata che avrebbe voluto indurla alla prostituzione. La stessa Fragata che fece conoscere Karima e l’avvocato Sturniolo, che poi avrebbe abusato di lei.
Per questa ragione, la prima sezione penale presieduta da Silvana Grasso, ha condannato l’estetista Fragata a sette anni di reclusione e una multa di 20mila euro. Due anni di reclusione, invece, per l’avvocato Sturniolo, con l’obbligo di paga per entrambe le spese processuali. Formalmente, Ester Fragata sarebbe ritenuta colpevole di tentata induzione alla prostituzione minorile, mentre Goffredo Sturniolo di violenza sessuale di lieve entità. I due dovranno risarcire i danni nei confronti di Ruby.
La stessa Karima El Marough, quattro anni fa, ha denunciato tutto subito dopo essere stata accusata proprio dall’estetista Fragata di averle rubato un bracciale di valore. In quest’arco di tempo, è saltata fuori la vita della ragazza marocchina in riva allo Stretto: prima di arrivare dritta all’ex premier, Karima era in affido ai servizi sociali messinesi, i quali riusciva comunque ad aggirare.
Ruby raccontava di essere la cugina di Ester Fragata, perché si vergognava della sua famiglia. Ma quando nel centro estetico le veniva chiesto più di un massaggio, alludendo ad altro di certo più intimo, la ragazza scappò via facendo perdere le sue tracce: da quel momento allora Fragata la denunciò per averle sottratto un bracciale.
Gli episodi sono stati confermati anche dai testimoni, specie quella sera quando l’avvocato Sturniolo avrebbe abusato di Ruby, che ha raccontato tale accaduto per ben quattro volte durante il processo iniziato a febbraio 2013 e che si è concluso con le condanne per Fragata e Sturniolo.



