Davide Santacolomba, pianista sordo dalla nascita, prodigio siculo

Davide Santacolomba, pianista sordo dalla nascita, prodigio siculo

PALERMO – Lo conoscevate il celebre aforisma di Ayrton Senna? Ecco, il celebre pilota automobilistico brasiliano un giorno disse queste esatte parole: “Non esiste curva dove non si può sorpassare”.

Molti ne fanno un motto, altri uno stile di vita da seguire, Davide Santacolomba, pianista palermitano che ha reso e rende tutt’ora grande la Sicilia e la nostra bella Italia, ne è diventato un esempio vivente.

Vi chiederete perché ed alcuni forse già lo sanno, queste le sue parole: “Quando avevo otto anni, in seguito ad accertamenti vari, ho scoperto che ero affetto da una grave ipoacusia bilaterale neurosensoriale. Per spiegarlo in termini più pratici: non sento da un’ottava sopra il do centrale in poi verso gli acuti. Vari i tentativi di protesi acustiche, ma tutte senza alcun buon esito. Così, il 29 novembre 2013, dopo vari consulti medici e approfondimenti al problema, mi sono sottoposto ad un lungo e sofisticato intervento di impianto cocleare al mio orecchio destro all’Ospedale Civico di Padova. L’esito è stato soddisfacente, infatti oggi posso affermare che il mio orecchio bionico sta lentamente ma progressivamente migliorando le mie condizioni di vita”.

Ecco, oggi Davide è un pianista, oggi Davide è riuscito a coronare quel sogno che sin da bambino avrebbe voluto far diventare realtà, niente per lui è impossibile e nulla mai lo è stato. Come una rondine ha spiccato il volo e tutt’ora continua a guardare l’orizzonte poiché curioso e costantemente intento a guardare oltre.

Insomma non smette mai di cercare, di migliorare, di apprendere ed imparare, di sperimentare, conoscere ed amare, amare ancor più di quanto potesse far prima ciò che è diventata adesso la sua più grande passione, si parla ovviamente di musica.

Conosciamo meglio la sua storia tramite alcune domande che si spera, diano una vivida idea del percorso intrapreso fino ad ora da questo giovane artista.

A che età e come ha cominciato ad appassionarsi alla musica?

ll mio primo approccio alla musica è avvenuto proprio quando io e la mia famiglia ripetemmo gli esami clinici a Milano. Nella residenza dove risiedevamo vi era un pianoforte; la padrona di casa una sera, dopo cena, intonò delle semplici e famose note che possono essere piacevoli per un bambino. Erano quelle di Fra’ Martino campanaro. Era la prima volta che vedevo e sentivo questo strumento da vicino e, dopo che la signora ebbe finito di suonare quella melodia, mi avvicinai al piano e la riprodussi di stampo (anche perché fortunatamente la melodia era stata eseguita nel registro medio dove riuscivo a sentire). Da allora cominciai a nutrire un forte interesse per la musica e cominciai a prendere le prime lezioni di piano al Centro Paolo Borsellino guidato dal nostro parroco, don Giuseppe Bucaro“.

Da piccolo sognava un altro tipo di futuro lavorativo?

Come tutti i bambini avevo molti sogni nel cassetto, come quello di fare l’astronauta oppure il pilota di aerei ma una volta incontrato il pianoforte i sogni si sono ridotti immediatamente ad uno soltanto fino ad adesso: divenire un concertista“.

Di recente ha intrapreso un percorso che l’ha portata al conseguimento di un master, com’è stata l’esperienza in Svizzera?

Mi sento davvero fortunato di avere avuto questa grande opportunità di studiare sotto la guida di Anna Kravtchenko, una grande artista nonché una tra i pianisti odierni più bravi al mondo, che ha contribuito ad approfondire le mie conoscenze in campo musicale e migliorare le mie competenze di pianista, giungendo a farmi cogliere il senso più profondo e puro che la musica può avere, sviluppando le mie potenzialità tecniche, correggendone anche le imperfezioni, imprimendo rigore pur se nella libertà, al fine di poter condurmi a suonare in maniera sempre più corretta, precisa ed armoniosa, facendo di me un pianista vero, profondo, esigente”.

Davide continua: “Oltre alla crescita artistica e musicale, grazie a questo Master di pedagogia, sono cresciuto anche nel caso dell’insegnamento musicale. Ho capito molte cose per avere buoni risultati veloci da parte degli allievi ma soprattutto ho capito che l’obiettivo più importante è motivare gli allievi. Giusto qualche giorno fa ho tenuto gli esami finali del Master superati col massimo dei voti. L’anno prossimo continuerò a studiare con la prof. Kravtchenko per un nuovo Master in Music Performarce. Nonostante la mia crescita artistica, sento ancora il bisogno di dover migliorare ed imparare e sono sicuro che lei mi porterà ad alti livelli”.

Questi incessanti viaggi per lavoro, l’hanno in qualche modo destabilizzata?

No assolutamente, solo a volte è un po’ stressante viaggiare in prossimità di scadenze imminenti, ma con una buona organizzazione si riesce a fare tutto serenamente“.

Le manca la Sicilia? Desidererebbe tornare nella sua terra natia?

Mi manca tantissimo, ma purtroppo non mi dà quello che vorrei e quindi con molto rammarico sono costretto a starle lontano. Spero un giorno di poterci tornare definitivamente perché è solo lì che vorrei vivere“.

Ha progetti per il futuro? Altri sogni da realizzare?

Il master che ho frequentato mi darà le opportunità per sfociare anche in campo didattico assicurandomi un lavoro stabile ed una base economica. Opportunità che, purtroppo, in Italia è preclusa. Con i continui tagli alla cultura sarebbe stata pura utopia rimanere. Altri progetti? Arrivare a livelli artistici molto alti, vincere anche una competizione pianistica e infine divenire un concertista in giro per i teatri di tutto il mondo!“.

Vuole dire qualcosa a chi come lei ha intenzione di realizzarsi in campo musicale?

Non smettete mai di credere! Nel corso della vostra vita più saranno i fallimenti che le vittorie, vedrete i propri colleghi, amici rinunciare ai loro sogni. Chiunque cercherà di sconfortarvi sempre e chiunque vi farà credere che è impossibile! Ma impossibile è solo se credete che lo sia! Andate oltre i vostri limiti e non smettete mai di crederci perché alla fine delle nostre vite cosa ci rimarrà? Saranno i sogni realizzati o l’inseguimento costante che rimarranno! Non lasciatevi abbattere alla minima difficoltà perché se volete davvero qualcosa dovete fare di tutto per riuscirci! Non esistono limiti o barriere, la passione vi condurrà nella giusta via!.