Incendi a Catania: le cause, i provvedimenti e i modi per prevenirli

Incendi a Catania: le cause, i provvedimenti e i modi per prevenirli

CATANIA – Nell’ultimo periodo le temperature hanno toccato picchi molto alti tanto da essere talvolta causa di incendi. Nei giorni scorsi ci sono state vere e proprie giornate di fuoco, a causa dei numerosi incendi che si sono verificati uno dopo l’altro senza sosta.

Una giornata con oltre 34/37 gradi e vento di scirocco, si rivela estremamente favorevole al verificarsi di incendi ‘di interfaccia’. La cattiva o assente manutenzione dei terreni incolti (e spesso abbandonati) aumenta in maniera esponenziale il rischio di propagazione di questa tipologia di incendi” afferma Luigi De Luca del Dipartimento dei Vigili Del Fuoco.

Ma quali sono le zone più a rischio?Nelle metropoli, le aree più frequentemente colpite sono quelle come Librino, Villaggio S. Agata, Zona Industriale e le aree limitrofe alle tangenziali, est e ovest. Seguono poi la zona di Nesima e Monte Po e le aree collinari a ridosso di S. Gregorio, Ficarazzi, Acitrezza e Acicastello“.

Spostandoci verso le zone limitrofe alla città vediamo ai primi posti l’Oasi del Simeto, la zona del Calatino e quelle pedemontane dei Paesi Etnei che risultano, in genere e in questo periodo, quelle più a rischio di incendi.

Le cause degli incendi sono unicamente legate alle temperature elevate? 

Gli incendi hanno sempre bisogno di un innesco che può essere accidentale, cioè colposo – afferma Luigi De Luca – quindi causato da imperizia, negligenza o imprudenza o determinato da un’azione volontaria, dunque di origini dolose, ovvero deliberateTuttavia l’esperienza ci dice che buona parte degli incendi di interfaccia sono causati da comportamenti imprudenti o negligenti delle persone, a cominciare dal lancio della cicca di sigaretta ancora accesa dal finestrino dell’autovettura sul ciglio della strada (luogo dal quale iniziano gran parte di questi incendi)”.

Quest’anno i casi di incendi sono stati veramente numerosi e ciò fa nascere qualche dubbio. Sono stati presi dei provvedimenti?

Gli interventi non mancano, nonostante scarse risorse umane ed economiche, non sempre si possono programmare ed attivare squadre di supporto in situazioni di emergenza particolari. Fortunatamente non è tutto perduto, una possibilità è quella di avviare rapporti di collaborazione con la Regione o con gli Enti Locali, che potrebbero avere risorse economiche da investire in tal senso, sia per le attività di prevenzione e avvistamento che per quelle di spegnimento vero o proprio” ci spiega De Luca.

Il primo provvedimento che cittadini, Enti e Istituzioni possono mettere in campo, soprattutto durante la stagione estiva, sarebbe quello di mantenere pulite da sterpaglie e vegetazione spontanea le aree incolte all’interno ed in prossimità dei centri abitati.

Bisogna però ricordare che  per garantire un miglioramento anche il cittadino può fare la sua parte al fine di prevenire qualsiasi tipo di incendio: 

evitando di accendere fuochi, per qualsiasi ragione, in prossimità di terreni incolti;

evitando di gettare cicche di sigarette accese dal finestrino dell’automobile;

evitando di parcheggiare le automobili in prossimità di erbe secche e sterpaglie, in considerazione del fatto che le marmitte catalitiche raggiungono temperature estremamente elevate.