Palazzolo, 25enne aggredisce e minaccia di morte madre e sorella

Palazzolo, 25enne aggredisce e minaccia di morte madre e sorella

PALAZZOLO ACREIDE – Nel corso della scorsa notte, a Palazzolo Acreide, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia Fabrizio Vitolo, classe 1992, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.

I militari sono stati allertati dalla madre e dalla sorella del giovane le quali, in evidente stato di agitazione, hanno richiesto l’intervento immediato di una pattuglia riferendo che il familiare le aveva aggredite. Poco dopo lo stesso Vitolo, resosi conto della gravità delle proprie azioni, dopo essersi allontanato di casa, ha chiamato i Carabinieri ammettendo le proprie responsabilità.

Giunti sul posto i Carabinieri hanno prestato i primi soccorsi alle donne, assicurandosi che non avessero riportato lesioni, rintracciando e bloccando Vitolo che, evidentemente ubriaco, girovagava in strada nei pressi della propria abitazione.

Condotti tutti in caserma, i Carabinieri hanno ricostruito quanto accaduto poco prima. Alla base dell’aggressione vi è stata l’ennesima lite per futili motivi riconducibili ad incomprensioni familiari: il giovane, senza alcun apparente motivo, ha iniziato ad inveire contro la madre e la sorella, minacciandole ripetutamente di morte lanciando contro di loro una sedia da cucina prima di allontanarsi.

Una situazione familiare difficile, che andava avanti da diversi mesi, alla cui base vi sono problemi familiari ed incomprensioni per futili motivi che spesso hanno dato adito a condotte analoghe.

Al termine delle formalità di rito, Vitolo è stato dichiarato in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, è stato associato nella casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Questo è l’ennesimo episodio di violenza domestica, una situazione gravissima che i Carabinieri della Stazione di Palazzolo Acreide sono riusciti ad affrontare grazie anche alla volontà delle vittime di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo decisivo la fiducia verso le istituzioni .L’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza lo specifico fenomeno.