PALERMO – L’evasione fiscale è un fenomeno che sembra sempre più dilagare fra professionisti e proprietari di piccole o medie imprese. Secondo quanto appreso dalla Guardia di Finanza ogni anno mancherebbero al fisco circa 110 miliardi.
Ma siamo davvero sicuri di non essere direttamente partecipi al suo sviluppo nel territorio? Molteplici sono infatti i professionisti che propongono al proprio cliente un certo sconto che li aiuterebbe pure, nella speranza di non emettere fattura alcuna. Chi d’altronde non è mai incappato in una situazione simile?
La cosa che preoccupa è la risposta del cliente ad una simile offerta che, trovandosi davanti cifre alquanto cospicue, la maggior parte delle volte accetta senza neanche rendersi conto che le prestazioni di molti sono del tutto esenti da IVA.
Ci sono donne con figli che sembra abbiano partorito in casa non avendo per sé nessuna fattura dimostrante l’affidamento al proprio ginecologo, o è forse lontana come realtà?
Sarà normale quindi se un medico, che per ogni visita privata percepisce cifre esorbitanti che oscillano dagli ottanta ai centocinquanta euro e che non emette alcuna fattura facendoci in questo modo “risparmiare”, alla fine dell’anno dichiarerà un reddito tale da assicurarsi aiuti pubblici e prestazioni sociali miste ad agevolate esenzioni in vari ambiti.
Egli infatti evadendo il fisco rientrerà fra i “poveri”; e chi pagherà quindi le tasse? in questo caso solo i dipendenti. E pensare che c’è chi invece per la mancata emissione di uno scontrino di soli dieci centesimi spesso viene costretto a chiudere la propria attività perché strozzato dalle tasse.
Premesso comunque che chiunque attui tali “sotterfugi” debba essere punito a prescindere, siamo davvero sicuri che i controlli si facciano a tutti?