PALERMO – Dopo una settimana di cambiamenti, con l’abbandono del direttore sportivo Nicola Salerno e con il quinto cambio di allenatore della stagione, il Palermo si accinge a scendere in campo al Barbera contro il Bologna nel sabato prima di Pasqua.
L’esonero di Diego Lopez, dai più letto come conseguenza logica delle dimissioni di Salerno, suo mentore, non porta ai tifosi rosanero residue speranze di agguantare la salvezza.
Ormai ci sono da disputare solo sette partite prima della fine del campionato e la possibilità che il Palermo recuperi 8 punti all’Empoli e 5 al Crotone sono pura utopia. Il nuovo mister Diego Bortoluzzi, che conosce bene l’ambiente calcistico palermitano essendo stato secondo di Francesco Guidolin nella sua lunga militanza sulla panchina rosanero, arriva alla corte di Zamparini, ancora proprietario, e di Baccaglini, attuale presidente, in punta di piedi. Il contratto firmato scadrà a giugno e gli consentirà o di fare un miracolo, per il quale improvvisamente, dopo una lunga attività dietro le quinte, diventerebbe protagonista di primo piano sul palcoscenico principale del calcio italiano o, cosa più probabile, di accompagnare la squadra verso la Serie B, assecondando un copione ormai scritto. I supporter rosanero sperano ormai solo in un commiato dalla Serie A dignitoso, senza dover assistere a prestazioni mortificanti come quella vista domenica contro il Milan. Bortoluzzi, che domani vivrà l’esordio da allenatore su una panchina della massima serie, fin dal primo allenamento ha dimostrato di optare per il modulo 4-3-3.
Mentre sembra certo il ritorno di Posavec tra i pali, la squalifica di Gonzalez sembrerebbe offrire una grossa opportunità a Sunjic, in vantaggio nelle scelte del mister rispetto ad Andelkovic. A centrocampo sarà gara aperta tra Gazzi e Jajalo. Con Diamanti costretto a ritornare in panchina, a supporto di Nestorovski dovrebbero essere schierati entrambi gli ungheresi, Balogh e Sallai, con gaudio di Maurizio Zamparini. Ricapitolando il Palermo di Bortoluzzi dovrebbe essere composto da Posavec; Rispoli, Cionek, Sunjic, Pezzella; Gazzi (Jajalo), Bruno Henrique, Chochev; Sallai, Nestorovski, Balogh. Anche il Bologna di Roberto Donadoni, che nulla ormai ha da chiedere al campionato, dovrebbe schierarsi con il modulo 4-3-3, con Mirante; Krafth, Maietta, Gastaldello, Masina; Taider, Pulgar, Dzemaili; Verdi, Destro, F. Di Francesco. La direzione di gara sarà affidata al Sig. Luca Banti di Livorno.