Continua l’agonia del Palermo: al Meazza di scena una squadra allo sbando!

Continua l’agonia del Palermo: al Meazza di scena una squadra allo sbando!

MILANO – Quando la loro squadra sta perdendo, i tifosi vorrebbero che la partita non finisse per sperare nel recupero del risultato da parte dei loro beniamini. Ieri pomeriggio, invece, il triplice fischio, con il quale l’arbitro Di Bello ha posto fine alle ostilità del Milan contro il Palermo, sarà stato accolto sicuramente con un sospiro di sollievo da chi ha a cuore i colori rosanero.

Tanta e tale era stata la sofferenza nel vedere gli uomini di Diego Lopez in totale balìa del Milan fin dai primi minuti di gioco. E in questa situazione di scoramento, se il risultato non è stato ancora più pesante per il Palermo, c’è pure da ringraziare, oltre le punte avversarie, che tante occasioni hanno sprecato per scarsa precisione, anche il giovane portiere Fulignati, ormai titolare al posto di Posavec.

Fulignati ha rimediato alla scarsa attenzione, che gli ha fatto incassare il primo gol dei rossoneri su punizione di Suso, con una serie di interventi che hanno limitato lo strapotere degli uomini di Montella. Perdere 4 a 0 al Meazza contro il Milan, impegnato a conquistare un posto in Europa, ci può stare, ma presentarsi in campo come vittima predestinata, senza animo e senza cuore, costituisce un’offesa verso i propri sostenitori.

In tanti ieri hanno fallito, a cominciare dagli uomini che per esperienza e carisma avrebbero dovuto essere da guida ai compagni. Andelkovic visto ieri in campo svogliato, lento, disattento e spesso in confusione al punto da costringere il proprio allenatore alla sostituzione al 27° minuto del secondo tempo, Gonzalez, espulso per doppia ammonizione al 38° della ripresa, e Goldaniga hanno dato un’immagine desolante del settore difensivo, tante volte sotto processo in questa stagione. Anche Rispoli, fin qui generoso e infaticabile, è apparso apatico e demotivato. Ma non solo la retroguardia ha fallito ieri nel Palermo. Anche gli uomini di centrocampo hanno dato l’impressione di essere ormai in vacanza.

Il Milan, già avanti di tre gol al 37° minuto del primo tempo, ha divertito passeggiando per il campo in lungo e largo. Per comprendere quanto i rossoneri abbiano comandato il gioco, basta la constatazione che Donnarumma è stato impegnato per la prima volta, che poi si è rivelata anche l’ultima, al 17° del secondo tempo da Diamanti.

Alla luce di questa ennesima sconfitta, la situazione in classifica è ulteriormente peggiorata, in quanto il Palermo è stato staccato anche dal Crotone, adesso a 5 punti, mentre il distacco dall’Empoli è ora di 8 punti. E una menzione particolare va agli uomini di Nicola, dimostratisi di ben altra pasta rispetto ai rosanero, essendo riusciti con una grande prestazione ad aver ragione dell’Inter e a mettere all’incasso la seconda vittoria consecutiva.

Con l’entusiasmo alle stelle, i calabresi si sono prepotentemente candidati alla salvezza non solo per essere arrivati a soli 3 punti dall’Empoli, ma principalmente perché hanno giocato con grinta, determinazione e cuore, dimostrando di credere nei propri mezzi. Nelle dichiarazioni di prammatica del dopo partita, Diego Lopez ha lasciato intendere che il Palermo non getterà la spugna, continuerà a lottare fino a che la matematica non sancirà la definitiva condanna alla retrocessione, ma il sospetto che con le sue parole non abbia ottenuto alcun credito è fortissimo. E le voci su un suo possibile esonero prendono campo.