CATANIA – Due amici con le mogli, in auto sulla Palermo – Catania: ore otto del mattino. Il guidatore: “Tatò, mogli siamo quasi arrivati alla tangenziale, ecco adesso dobbiamo scegliere prima di prendere diritto per i paesi etnei; o andare direttamente al Rifugio Sapienza sul Vulcano, o passare prima da Catania e gustare ’sta biniritta arancina di Catania, ’nta via Etnea; veramente ancora è presto e ce la possiamo fare. Che dite?”. Tatò: “Ninuzzu viri ca iu, a Catania, ci fici u surdatu e à caniusciu truoppu bbona; qua, … le arancine? Si chiamano arancini pirchì sunu pizzuti e a propositu, l’autru iuornu liggìvu ’ntò giornale ca l’Accademia della Crusca ha dato raggione e catanisi. Si, in lingua Italiana, l’arancina si chiama arancino, a ra nci no! Mihh, macari dduocu ni futtiù Cabul… vah … Catania Palermo 1 a 0”. Il guidatore: Comu, comu? Comu à chiamasti Catania?… Cabul…e pirchì? Tatò : “Si il mio colonnello comandante, che anche lui è di Palermo, à chiamava Cabul, perché per lui, qui, le persone sono molto litigiose e non dormono mai, nè di notte e nè di giorno e tutte cose fanno in fretta, in mezzo alla confusione e, ad iddu, ci parìa ca era in missione in Afghanistan, ah, ah…”. La moglie del guidatore: “Tutti d’accordo?…bene, andiamo prima a Kabul”.
E cosi dopo aver ammirato l’Etna fumante, visto dalla tangenziale, i quattro si avviano per la circonvallazione con destinazione il Tondo Gioeni per arrivare poi, in via Etnea. Mentre attraversano la zona di Nesima, iniziano i primi problemi di congestione del traffico. Il guidatore: “Tatò, mi… ’nPaliermu si parra da piaga del trafficu, ma qua ’un scherzunu…guardate, guardate chi c’è ccà, sutta o policlinicu!…”. Tatò: Certo hanno abbattuto il ponte del Tondo Gioeni… mihh… non ci ho pensato a dirtelo prima, così andavamo direttamente sull’Etna… ed ora, chi faciemu?” Il guidatore: “ Si veru è, me lo avevano detto che qua era impossibile arrivarci, con tutte le deviazioni lungo il percorso, poi in orario di punta, specialmente! Non credevo fino a ’stu puntu…Certu ca poi à chiamanu Kabul! ”. Tatò: “C’è voluta un’ ora dallo svincolo di Misterbianco per arrivare qui ed ora un’altra ora ci vuole per uscire da questo casino per arrivare in via Etnea”. Il guidatore: “ Abbiamo impiegato due ore in autostrada e due ore ppì trasìri a Catania. U sapiti chi vi ricu? Ora giru da prossima rotatoria e turnamu arreri e vaffanculu Catania, Kabul, arancini e l’ Accademia da Crusca!”.
Giuseppe Firrincieli