Undici anni di contributi INPS spariti nel nulla: coniugi intrappolati in un sistema con falle

Undici anni di contributi INPS spariti nel nulla: coniugi intrappolati in un sistema con falle

CATANIA – Due carriere svolte in maniera perfettamente regolare, ma oggi resta solo tanto sgomento a causa di contributi Inps fantasma che, a suo tempo, sono stati regolarmente versati all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, mentre adesso non solo non sono presenti nelle cartelle personali dei protagonisti della nostra storia, ma addirittura sembrano essere completamente spariti nel nulla.

A raccontarci quanto accaduto alla propria famiglia è Francesca, moglie di Giuseppe (i nomi sono di fantasia per ragioni di privacy).

“Mio marito si è svegliato, per oltre trent’anni, ogni mattina molto presto in modo da essere al lavoro puntuale, così com’era suo dovere fare. A differenza sua, però, c’è qualcun altro, tra i funzionari dell’Inps, che non è stato fedele ai suoi obblighi lavorativi: due anni fa, abbiamo scoperto che nella sua cartella personale si contano undici anni di contributi in meno rispetto a quelli che sono stati regolarmente versati. Tra l’altro il mio coniuge è prossimo alla pensione, ma in questa condizione non può fare altro che attendere di godere di un suo fondamentale diritto. Allo stesso modo, io ho scoperto di non aver percepito 9 mesi di sussidi alla mia pensione sempre dall’Inps, sono andata ad informarmi, ma ad oggi non è cambiato nulla: il tempo passa e la situazione inizia a stancare”.

Negligenza e ritardi, quindi, sono i comuni denominatori di due storie che corrono parallele, questa volta anche nella loro vita personale.

“Giuseppe ha iniziato a lavorare nel 1980 per una ditta privata, ma nel 1991 è stato assunto in un ente pubblico – spiega Francesca -. A quel tempo fece regolarmente la ‘ricostruzione della carriera’ e l’Inps gli aveva riconosciuto tutti i contributi che fino a lì erano stati versati. Le giornate lavorative di mio marito sono proseguite regolarmente, fino a diciotto mesi fa, quando, in seguito ad un controllo, Giuseppe ha scoperto che erano spariti tutti i contributi relativi al precedente lavoro – aggiunge -. In pratica una parte della vita di mio marito così è stata cancellata”.

È così che Francesca ci ha raccontato di oltre un anno e mezzo di file all’Inps, colloqui con funzionari che non hanno portato alla soluzione del problema, ma soprattutto della rabbia che prova.

“L’errore umano ci sta, rientra nella nostra natura poter sbagliare. Qui il punto è che la disattenzione è stata sottolineata, ma nessuno vi ha ancora posto rimedio: Giuseppe ha parlato con chi di dovere che ha riconosciuto l’esistenza di questi contributi ed, esattamente un anno fa, gli aveva promesso che entro settembre 2016 il ‘danno’ sarebbe stato riparato. Stiamo ancora aspettando”.

Ma non è finita qui, pare che sia Giuseppe sia Francesca abbiano ancora fatto ricorso al Caf che, allo stesso modo, si è mostrato sordo alle loro richieste.

“Ho fatto mille viaggi di andata e ritorno da questi uffici. Per quanto mi riguarda, ad agosto 2015, quelli dell’Inps mi avevano assicurato che avrebbero presto ‘riconteggiato la mia pensione’. La pazienza prima o poi ha un limite. Alla fine sono andata al Caf, ma non è valso a nulla il mio tentativo”.

Ecco i documenti con cui Francesca, certifica che ciò che sta dicendo non sono bugie, ma dati comprovati da documenti.

Documento 1

Documento 2

Sono disillusi Francesca e Giuseppe: è davvero possibile che accada una cosa del genere? 

“Ottenere ciò che chiedo è un mio semplice diritto e per goderne non dovrei lottare così fino all’esasperazione”.

Trattandosi di un ente pubblico l’unica banale rassicurazione che viene da dare è che “prima o poi questi sussidi arriveranno”, il punto in questione è solo stabilire quando.