AGRIGENTO – All’Esseneto un Akragas coriaceo ha messo in difficoltà una delle corazzate del campionato ma alla fine, dopo un rigore parato da Addario a Mazzeo, si è dovuto arrendere al gol partita dell’ex Di Piazza.
Di Napoli schiera uno spregiudicato 3-5-2 con Addario in porta, Riggio, Mileto e Russo in difesa, Coppola, Palmiero, Bramati, Pezzella e Sepe a centrocampo, Klaric e Longo in attacco. Stroppa risponde con un 4-3-3 con Guarna tra i pali, Loiacono, Coletti, Martinelli e Gerbo in difesa, Deli, Agazzi e Vacca a centrocampo, Di Piazza, Mazzeo e Sarno in attacco. Arbitra il signor Valiante di Salerno.
La prima azione degna di nota del match è al 5′ con Sarno che dopo aver saltato Russo tira dall’interno dell’area e trova l’opposizione di Addario. Al 9′ ci prova Mazzeo che prova a tirare dopo un cross di Sarno, ma Sepe intercetta. Nel minuto successivo ecco la replica dei padroni di casa con Klaric che s’invola in contropiede, ma viene fermato da Martinelli. Al 15′ viene fermato Di Piazza in fuorigioco e successivamente la gara si sviluppa su un sostanziale equilibrio. Equilibrio che viene spezzato al 29′ da Gerbo che prova il tiro da fuori area, ma che trova anche l’opposizione della difesa dell’Akragas. Tre minuti più tardi Martinelli non riesce per poco a deviare un calcio di punizione di Vacca. Al 39′ Di Piazza ci prova con un tiro-cross, ma Riggio allontana. Due minuti più tardi Russo interviene su un cross di Di Piazza che cercava, pronto per la deviazione a rete, Mazzeo. Al 44′ Klaric prova a rispondere raccogliendo un assist di Palmiero, ma la conclusione è sporca. Un primo tempo in cui gli ospiti hanno tenuto in mano il pallino di gioco e i padroni di casa hanno agito in contropiede si chiude sul punteggio di 0-0.
La seconda frazione di gioco inizia con gli stessi 22 della prima. Al 49′ Gerbo crossa in area per Sarno che viene anticipato da Palmiero. Proprio quest’ultimo subito dopo prova il tiro da centrocampo, ma la sfera termina alta. Al 50′ primo cambio per Stroppa: esce Sarno ed entra Chiricò. Due minuti più tardi risponde Di Napoli togliendo Palmiero e inserendo Cochis. Il nuovo entrato per il Foggia si fa vedere subito servendo in area Mazzeo, ma quest’ultimo non riesce ad agguantare la sfera. Al 57′ Sepe salta Gerbo, ma tira sporco sul fondo. Un minuto più tardi Chiricò prova dal limite dell’area, ma la difesa casalinga fa buona guardia. Al 62′ ospiti vicinissimi a vantaggio: Mazzeo calcia una punizione e la palla lambisce il palo. Al 67′ secondo cambio per il Foggia: esce Deli, entra Maza. Un minuto più tardi viene concesso un calcio di rigore al Foggia per fallo in area di Russo su Gerbo. Dagli undici metri parte il tiro di Mazzeo, ma Addario intuisce e respinge difendendo così il risultato di parità. Subito dopo secondo cambio anche per i padroni di casa: esce Klaric, entra Cocuzza. Al 71′ primo ammonito del match, il neo entrato Maza del Foggia. Un minuto dopo un altro neo entrato, Cocuzza, ci prova dal limite dell’area, ma Guarna dice no. Al 74′ viene ammonito Sepe per l’Akragas. Forte del gol evitato l’Akragas comincia a crederci di più e al 76′ ci prova prima con Cochis, tiro respinto dalla difesa, e poi con Coppola, ma Guarna respinge. Ma inaspettatamente un minuto più tardi il Foggia passa in vantaggio: Mazzeo colpisce la traversa, ma Di Piazza da rapace ribadisce in rete e segna il gol dell’ex. 0-1. L’attaccante si toglie la maglia nell’esultare e viene ammonito. Di Napoli adesso tenta il tutto e per tutto inserendo Levenque al posto di Coppola. Stroppa risponde togliendo Gerbo e inserendo Rubin al suo posto. Negli ultimi dieci minuti regolamentari, il Foggia chiude i varchi rendendo vano ogni tentativo di affondo da parte dei padroni di casa. Stessa cosa nei cinque minuti di recupero e la partita si conclude con la vittoria del Foggia sull’Akragas per 1-0.
Sconfitta immeritata per l’Akragas che per quasi tutta la partita è riuscito a tenere testa a una delle corazzate del campionato che però alla fine ha avuto la meglio. Per gli uomini di Di Napoli adesso saranno decisive le prossime partite in chiave salvezza.