Mafia, armi e munizioni: in manette affiliati Piscopo appartenenti alla “Stidda”

Mafia, armi e munizioni: in manette affiliati Piscopo appartenenti alla “Stidda”

RAGUSA – Pluripregiudicati e accusati per detenzione illegale di armi da fuoco, munizioni e ricettazione.

Sono finiti in manette Francesco Piscopo, 73 anni, Calogero Piscopo, 45 anni, e Marco Piscopo, 35 anni. Padre e figli tratti in arresto sono parenti dei fratelli Piscopo condannati per la strage di “San Basilio” del 1999 nata per alcuni contrasti all’interno dell’organizzazione mafiosa della “Stidda”.

Marco Piscopo, Calogero Piscopo, Francesco Piscopo

Marco Piscopo, Calogero Piscopo, Francesco Piscopo

A far scattare le indagini sono state alcune denunce. Così, dopo alcuni appostamenti la polizia ha deciso di fare irruzione all’interno dell’abitazione di Piscopo. A seguito dei controlli, sono state trovate diverse munizioni e un’arma da fuoco. Il possesso del materiale è stato giustificato per difendere il gregge.

Grazie alla verifiche, però, sono state trovate anche due pistole e un fucile rubato qualche anno fa.