Pescatori scomparsi da un mese, il fratello di Fabio: “Siamo disperati”

Pescatori scomparsi da un mese, il fratello di Fabio: “Siamo disperati”

ACI TREZZA – Il pomeriggio del 23 dicembre 2016, i pescatori Enzo Cardì e Fabio Giuffrida, entrambi di 38 anni, da Aci Trezza, a bordo di una imbarcazione di 7 metri, con motore di 40 cavalli, prendevano il largo per una battuta di pesca con “u conzu”, tecnica con cui si possono pescare pesci piccoli o pesci grossi, come tonni e pesci spada. Ma, verso la mezzanotte del 23 dicembre, qualsiasi contatto con Enzo e Fabio si è interrotto, e, da quel momento, dei due pescatori e della loro barca, non si è saputo più nulla. Ad oltre due mesi dalla scomparsa, il fratello di Fabio non perde la speranza,seppure sia consapevole della drammaticità della realtà:

“Nonostante le ricerche – dice Nicola Giuffrida – da parte della Capitaneria di Porto e di tutte le altre autorità competenti, ad oggi, purtroppo, non abbiamo ancora nessuna notizia (ne positiva, ne negativa). Non è stato trovato alcun elemento che possa fare pensare ad un naufragio o ad un incidente in mare. Nulla è stato trovato per sostenere questa ipotesi, come, per esempio, pezzi di imbarcazione, di effetti personali, di attrezzatura del natante ecc…, e tutto questo ci porta ad una devastante disperazione. Mia mamma, le mie sorelle, mia zia, io, tutti, chiediamo di continuare a cercare mio fratello ed Enzo, tutto questo per avere quel minimo di speranza che ci porti a pensare che non sia successo l’irreparabile, magari si trovano in una situazione o luogo che non gli permette di comunicare! Per questo mi rivolgo alla stampa, con la speranza che un vostro ulteriore aiuto possa, in qualche misura, smuovere i ricordi di quella nottata, a volte anche un piccolo indizio o ricordo di un momento può essere importante, per noi sicuramente, per fare in modo che tutto non finisca col dimenticarsi di loro ad una sorte che sicuramente non meritano e non lasciare le nostre famiglie in questo dramma angosciante! Confido in un vostro aiuto. Soprattutto a voi amici siciliani e pescatori, vi chiedo di condividere questo messaggio per il sopra citato motivo, vi ringrazio infinitamente per quello che riuscirete a fare e per la vostra attenzione a tutto questo!”.

Poi, rivolto alle istituzioni, Nicola Giuffrida aggiunge: “Noi desideriamo più trasparenza da parte di chi si è occupato della ricerca. Più trasparenza da parte di chi si occupa delle indagini. Ci dicano e ci diano delle prove certe su quello che è successo quella notte. Non ipotesi! Di ipotesi ne facciamo già tante noi”.