Controlli nei locali: nel mirino della Polizia la pescheria “Pidatella” e il bar “Torte Storte”

Controlli nei locali: nel mirino della Polizia la pescheria “Pidatella” e il bar “Torte Storte”

CATANIA – Nella giornata di ieri, i poliziotti del Commissariato Borgo-Ognina hanno effettuato dei controlli straordinari nel Comune di Sant’Agata Li Battiati.

Particolare rilievo assume il controllo effettuato all’interno della pescheria “Pidatella”, attività che somministra alimenti da asporto ed esercita attività di ristorazione. Come primo rilievo, è stata sanzionata la mancanza di una cella frigorifera nella planimetria allegata alla dichiarazione d’inizio attività (violazione del regolamento Ce. 852/04 sanzionata dal d.lgs. 193/07 art.6, c.3 parte II). Nella zona laboratorio/cucina, all’interno di in un congelatore, sono stati trovati diversi chili di frutta, verdura e pesce surgelati dei quali non vi era alcuna traccia sul menù; per tale ragione, il titolare è stato denunciato per frode in commercio ai sensi dell’art. 515 c.p..

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Il restante pesce, così come accertato dall’Asp Veterinari di Gravina, era fresco, regolarmente tracciato. Anche i locali sono risultati idonei nel pieno rispetto delle condizioni igieniche-sanitarie ai sensi del Reg. CE 852704.

Nella stessa mattinata, in Piazza Generale di Brigata L. Sapienza (Ex Via Bellini – Sant’Agata Li Battiati) è stata controllata anche il Bar-Laboratorio-Pasticceria “Torte Storte s.n.c.”.

Anche in questo caso, è stato riscontrato il pieno rispetto delle condizioni igienico-sanitarie e lo stato di conservazione degli alimenti. Tuttavia, si è resa necessaria la distruzione di circa 1 kg. di prodotti di origine animale frazionati e pronti all’uso (mozzarella, prosciutto crudo e tonno) per mancanza di tracciabilità e per tale motivo la titolare è stata sanzionata ai sensi dell’art.18 del regolamento C.E. n.178/2002 che prevede una sanzione amministrativa di 1.500 euro.

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Inoltre, il personale della Polizia di Stato ha contestato alla titolare l’articolo 20 C. 1 e 14 del C.d.S. poiché occupava senza la prescritta autorizzazione una parte rilevante della Piazza, circa 60 metri quadrati di suolo pubblico.