San Gregorio contro il femminicidio e la guerra

San Gregorio contro il femminicidio e la guerra

SAN GREGORIO – Il Comune di San Gregorio promuove iniziative contro la violenza: contro il femminicidio e contro la guerra.

È il consigliere Eleonora Suizzo a pruomovere l’iniziativa “una panchina rossa per il femminicidio“. Appoggiata dal presidente del consiglio comunale, Salvo Cambria, e dal sindaco Carmelo Corsaro, la panchina è stata inaugurata il giorno di Natale, accanto all’ingresso del municipio sangregorese.

Il Rosso è il colore del sangue. Ma è anche il colore della passione e del cuore. Amore intenso – sostiene il consigliere Suizzo, promotrice di tante iniziative sociali -. Il rosso è anche il simbolo del Natale. Tanti significati in uno. Tanto dolore negli animi di chi rimane e vuole giustizia e sopratutto non vuole dimenticare. In un mondo intriso di odio e contraddizione, in cui non c’è alcun rispetto per la vita degli innocenti e dei più deboli, in un momento storico senza precedenti, in cui il terrore colora i nostri sogni, vogliamo lasciare un segno“.

All’inaugurazione erano presenti la madre di Giordana Di Stefano, vittima di femminicidio, il sindaco Carmelo Corsaro, l’assessore ai Servizi sociali Seby Sgroi, e diversi consiglieri comunali e cittadini.

Vogliamo dare un segnale forte – ha commentato il presidente Cambria – contro questo fenomeno la cui cronaca invade le nostre case. Non possiamo accettare supinamente che si continui a perseverare con la violenza sulle donne che sono sempre le più deboli“. 



Sul problema della violenza sulle donne interviene anche il sindaco: “Questo fenomeno, che pare si stia acuendo negli anni, rappresenta un vero e proprio disagio sociale che ancora né la cultura, né le forze dell’ordine riescono ad ariginare“.

Sempre nel municipio sangregorese, sulla facciata, l’Amministrazione comunale ha attaccato uno striscione contro le guerre e i bombardamenti, che vengono compiuti dai poteri forti. Lo striscione denuncia lo sterminio di bambini: “Loro non possono essere vittime della nostra prepotenza“.

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“Non possiamo rimanere inerti e impassibili davanti a queste carneficine di cui non si parla mai abbastanza – ha commentato ancora il presidente del consiglio comunale, Salvo Cambria, promotore dell’iniziativa –. Ognuno di noi deve dare un segnale contro queste guerre di potere. Ci auguriamo che il 2017 sia foriero di cambiamenti in queste terre martoriate da bombardamenti che stanno annientando territori e popoli”.

Ancora in merito alla questione, interviene il primo cittadino: “Non so se le parole e i gesti, piccoli per quanti siano, possano cambiare il percorso della storia, so di certo che tutte le volte che bisogna dare un segnale per dire ‘eccoci’ noi ci saremo; lo abbiamo fatto con i Marò, col Femminicidio, con tante altre iniziative. È un dovere umano oltre che sociale“.