CATANIA – La città etnea si attesta ancora in coda alla classifica nella graduatoria delle città alla ricerca di una mobilità più sostenibile, collocandosi al 41° posto tra le 50 città italiane prese in esame, seguita, tra i comuni siciliani, solo da Siracusa.
È questo che emerge dal decimo rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città“, elaborato da Euromobility con il patrocinio del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Catania non viene annoverata tra le città in possesso del Pums, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, uno strumento fondamentale in grado di contribuire in maniera significativa al raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici fissati dai leader europei.
Questo potrebbe essere uno dei motivi che causano l’insuccesso nella classifica Euromobility.
La città etnea resta tra le peggiori per quanto concerne la densità di automobili per abitante, ottenendo il 44° posto per tasso di motorizzazione.
Risulta al penultimo posto, prima di Napoli, per vetture con la più elevata quota di automobili “Euro 0”, cioè tra le più inquinanti ed è tra le città con meno veicoli non inquinanti.
La città etnea risulta tra le migliori città, posizionandosi al 4° posto, in quanto a giorni di superamento di PM10, sigla con la quale si vanno a identificare l’insieme di sostanze inquinanti costituito da polveri, fumo, microgocce e altre sostanze liquide. La posizione, però, peggiora, fino a raggiungere il 16° posto, se si considera la media annuale di produzione di PM10, e il 24° posto per emissione di CO2.
Non risulta ancora positiva l’offerta di trasporto pubblico, che sia in grado di indurre i cittadini a lasciare in garage i propri mezzi. La città si colloca difatti a metà classifica per l’offerta del trasporto pubblico, mentre la sua posizione scende quando si analizza il numero di passeggeri trasportati.
Sembrano aumentare, stando ai dati, le ZTL, zone a traffico limitato, migliorano le aree pedonali urbane, ma Catania rimane tra le città che offrono il minor numero di corsie ciclabili.
Aumentano i parcheggi di interscambio rispetto all’anno precedente, ma è risaputo da tutti i cittadini catanesi, che molti di questi non vengono affatto utilizzati.
Infine, non ultimo per importanza, Catania detiene il triste primato del più alto indice di mortalità per incidenti d’auto collocandosi al 39° posto. Pedoni, ciclisti e motociclisti costituiscono un’altissima percentuale delle vittime della strada.