Palermo, Zamparini scosso. Alla squadra tocca reagire

Palermo, Zamparini scosso. Alla squadra tocca reagire

GORIZIA – Mentre Palermo festeggia la vittoria dell’Italia di Conte, la squadra della città siciliana lavora in Friuli per preparare al meglio il prossimo appuntamento stagionale con il Cesena, avversario al “Barbera”.

I rosanero lavorano con grande partecipazione e disponibilità in quel di Gorizia, precisamente nella località di Gradisca D’Isonzo su preciso ordine del vulcanico presidente Maurizio Zamparini. In molti avrebbero scommesso che saltasse la panchina di Giuseppe Iachini dopo la pesante sconfitta rimediata sul campo dell’Empoli, sommata allo 0-4 casalingo maturato al cospetto della Lazio.

Il patron rosanero, nonostante non abbia gradito alcune scelte tattiche di Iachini, prova a rinnovargli la fiducia non dimenticando il contributo fornito attraverso la cavalcata che ha riportato Palermo in A. C’è chi giura che un ulteriore passo falso con il Cesena possa nettamente incrinare il rapporto con Zamparini. Esiste però la consapevolezza all’interno della squadra che il delicato momento può essere superato ed i giocatori, tutti, remano verso la direzione del mister.

Il Palermo ha dimostrato di possedere doti preziose in fase realizzativa, con Dybala e Vazquez rappresentanti lo spauracchio delle difese avversarie. Senza dimenticare Belotti, che però nelle ultime partite ha patito la marcatura asfissiante di Lazio ed Empoli.

Nella retroguardia, invece, è suonato forte e chiaro il campanello d’allarme. Dieci reti subite in tre partite sono tante, troppe. Urge aumentare la soglia di attenzione prevalentemente sulle palle inattive, ma in generale sono i meccanismi in fase difensiva che non funzionano a dovere.

Nel reparto di centrocampo, invece, se viene a mancare una pedina fondamentale come capitan Barreto la squadra perde sostanza, grinta, costrutto e idee. Per fortuna del Palermo è sulla via del recupero. I tifosi già invocano i rinforzi in vista della riapertura del calciomercato mentre rimbalzano anche voci di possibili variazioni future nell’assetto societario. Una cosa è certa: Zamparini è rimasto scosso dal ko di Empoli, non vuole mai più vedere il gruppo rinunciatario bensì combattivo. Come nelle primissime battute del campionato. Dopo averla meritatamente riconquistata sul campo, c’è una Serie A da difendere per una città che merita il mantenimento della massima categoria.