“La Lupa” di Verga a Cibali: un omaggio agli ottocenteschi spettacoli di quartiere

“La Lupa” di Verga a Cibali: un omaggio agli ottocenteschi spettacoli di quartiere

CATANIA – Riscrivere e mettere in scena un caposaldo del Verismo attraverso i concetti di classica memoria come il binomio “Passione e Morte” con il destino che, implacabilmente si scaglia contro gli esseri umani.

Un percorso storico e culturale che passa dalla scelta dei vecchi teatri di quartiere. Piccole officine di cultura dove, tra le poche decine di posti a disposizione, pubblico e attori possono avere un confronto unico nel suo genere. I sentimenti chiave che, durante l’evolversi della vicenda, coinvolgono completamente gli spettatori. La potenza della parola unita alla storicità della location per un connubio indissolubile. L’opera andata in scena nel piccolo teatro di via Strano a Cibali è un adattamento e regia di Mara di Maura con Rossella D’Angelo, Roberto Leocata, Giuseppe Di Maura, Martina Laudani sul palco e la partecipazione di Aldo Mangiù nel ruolo di Verga.

E ancora, gli alunni del corso avanzato della scuola “La Bottega dell’attore” rappresentati da Emanuela Marzo, Agata Taormina, Ignazio Galeano e Anastasi Panattieri. E poi le coreografie di Martina Laudani, l’audio e le luci di Federico Ridolfo, i costumi di Agata Taormina, le scenografie di Fabio Casà.

“Sono lusingata – spiega Mara Di Maura, anche attrice nel ruolo di protagonista della Lupa – di aver promosso quest’evento in un luogo dal forte impatto emotivo e ringrazio particolarmente i professionisti di enorme esperienza per aver reso possibile questo”.