PALERMO – Il posticipo domenicale vedrà di fronte stasera alle 20,45 allo stadio Marassi Genoa e Palermo. Mai verdetto è sembrato più segnato di quello che attende i rosa contro i grifoni.
Nella stagione in corso, il Genoa tra le mura amiche ha messo al tappeto il Milan e la Juventus e non ha mai perso e, con la partita recuperata e vinta in casa giovedì contro la Fiorentina, ha diciassette punti in più del Palermo, ormai relegato all’ultimo posto in classifica. La vittoria di ieri contro il Cagliari ha consentito all’Empoli di dilatare il distacco dalle tre squadre in coda e ha ulteriormente appesantito la posizione dei rosanero.
La squadra di Corini non riesce a conquistare un punto in campionato dal 2 ottobre scorso, quando fu raggiunta proprio a Genova dalla Sampdoria all’ultimo secondo di recupero. Da allora il Palermo si è perso nel vero senso della parola. Le nove sconfitte consecutive collezionate, oltre ad averlo fatto precipitare sul fondo della classifica, lo hanno provato psicologicamente al punto che oggi il Palermo appare una squadra demotivata, fragile e senza carattere.
L’effetto Corini, che all’esordio sfortunato a Firenze, aveva riportato l’entusiasmo nei tifosi, è miseramente svanito domenica scorsa al cospetto di un Chievo che al Barbera, senza entusiasmare, è apparso irresistibile.
Che Palermo potrà schierare il “Genio” a Marassi per limitare i danni? Ancora indisponibili Gonzalez e Rajkovic, Corini dovrà sperare che Goldaniga, uno dei protagonisti in negativo della sconfitta contro il Chievo, abbia smaltito dal punto di vista del morale gli effetti del macroscopico errore commesso domenica. Ed analoga speranza dovrà esserci nei confronti di Aldelkovic e di Cionek, che hanno avuto nell’ultima partita un rendimento insufficiente.
Il mister dovrebbe scegliere il modulo 3-4-2-1, richiedendo ai centrali una maggiore concentrazione ed un agonismo più accentuato, con l’intenzione di cercare di contenere le sfuriate dei rossoblù di Juric e, rinforzando la trequarti affiancando Diamanti a Quaison, ripartire in contropiede. Per dar maggior ordine e geometrie al centrocampo Corini dovrebbe utilizzare Gazzi al posto di Jajalo e ricorrere a Bruno Henrique, l’unico in grado, se in forma, di conferire un minimo di fantasia alla manovra.
Ricapitolando, con il modulo 3-4-2-1, dovrebbero scendere in campo: Posavec, Cionek, Goldaniga, Andelkovic; Rispoli, Gazzi, Bruno Henrique, Aleesami; Diamanti, Quaison; Nestorovski.
Juric dovrebbe schierare i rossoblù con il modulo 3-4-1-2, con Perin; Izzo, Burdisso, Orban; Lazovic, Rincon, Veloso, Laxalt; Rigoni; Simeone, Ocampos.
Arbitrerà il Sig. Luca Pairetto di Nichelino.
Pietro D’Alessandro