PALERMO – Il loro guadagno era di oltre 200 mila euro al mese: rubavano mezzi di trasporto e avevano fatto del “sistema del cavallo” un vero e proprio business.
Parliamo della numerosa e ben consolidata organizzazione criminale che questa mattina, una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci della Direzione Distrettuale Antimafia, sta interamente smantellando.
Le indagini sono iniziate nel settembre 2015; in pochi mesi, i poliziotti della Sezione Criminalità Organizzata della Mobile, hanno scoperto quale fosse l’organizzazione dell’associazione, ricostruendone la fisionomia e i ruoli dei componenti. C’era una rigida suddivisione di ruoli, in modo che ad ogni partecipante spettassero precise competenze.
In sostanza, alcuni si occupavano di rubare in città, altri fornivano luoghi sicuri dove nascondere i mezzi rubati fintanto che si concludesse la “trattativa” con le vittime e, infine, intermediari che avevano il compito di contattare queste ultime per prospettare la possibilità di recuperare il maltolto.
Inoltre l’organizzazione, capace di produrre ingentissimi guadagni, pare avesse suscitato l’interesse delle famiglie mafiose cittadine alla partecipazione agli utili della consorteria criminale.
I mezzi rubati erano prevalentemente veicoli commerciali.