Concorso per assistenti giudiziari: 800 posti disponibili ma tanta confusione

Concorso per assistenti giudiziari: 800 posti disponibili ma tanta confusione

Prosegue il nostro viaggio settimale nell’In.forma.zione Legale sul concorso più atteso. Il 22 novembre 2016, il Ministero della Giustizia dopo quasi vent’anni di inerzia e silenzio ha finalmente indetto il bando di concorso per 800 posti per assistenti giudiziari che affiancheranno i magistrati oberati di lavoro così da snellire le lungaggini burocratiche nelle aule dei tribunali. Il 22 dicembre sarà l’ultimo giorno per presentare la domanda ma sono ancora numerose le questioni da chiarire in merito ai criteri di selezione.

Indubbiamente, ciò che ha sollevato maggior dibattito è stato il fatto che, benché il predetto concorso sia aperto sia a diplomati che a laureati, costituisce titolo preferenziale e criterio di attribuzione di punteggio addizionale l’aver svolto determinati tirocini. In particolare si tratta di ben 6 punti per coloro che abbiano svolto con esito positivo per 12 mesi uno stage di perfezionamento cd. Ufficio del processo, 1 punto per coloro che abbiano svolto per 18 mesi un tirocinio ex art. 73 D.L. 69\2013 affiancando un magistrato, 1 punto per coloro che frequentando la Scuola di specializzazione per le professioni legali abbiano svolto uno stage ex art 37 c. 11 D.L. 98\2011 di 12 mesi negli uffici giudiziari.

Costituisce certamente una facilitazione non da poco stante che pone i possessori di codesto titolo in una posizione certamente vantaggiosa! Ma è rispettosa del principio di eguaglianza e non discriminazione sancito dall’articolo 3 della Costituzione?

Su questo aspetto è necessaria una riflessione. Ed infatti, agli stages sopra menzionati possono partecipare solamente soggetti laureati e ciò comporta un’innegabile disparità di trattamento tra i candidati diplomati che per questa ragione non hanno potuto prendere parte ad alcun tirocinio non maturando pertanto alcun titolo preferenziale.

Si tratta di una questione da non sottovalutare perché così prevedendo, il Ministero della Giustizia si espone alla evidente critica di non consentire a tutti di “partire dallo stesso punto di partenza”.

Proprio in relazione al rispetto del principio di eguaglianza, è utile soffermarci su un altro aspetto del bando di concorso: e precisamente occorre fuggire dal timore che i punti addizionali per aver svolto i predetti tirocini siano attribuiti a prescindere dall’aver superato le prove d’esame!!! Si tratta invero di punti ADDIZIONALI che presuppongono il preventivo superamento delle prove di cui all’art.6 G.U. 4° Serie Speciale n. 92 del 22 novembre 2016! Nessun vantaggio indebitamente dovuto è pertanto riscontrabile sotto questo profilo!!!

Chiariti i superiori due peculiari aspetti, non resta che studiare, studiare, studiare e fare a tutti i candidati un gran in bocca al lupo!!!

Avv. Claudia Cassella del foro di Catania