Aci Bonaccorsi e quell’impianto dimenticato. Il presidente: “Faremo il possibile per salvare titolo sportivo”

Aci Bonaccorsi e quell’impianto dimenticato. Il presidente: “Faremo il possibile per salvare titolo sportivo”

ACI BONACCORSI – “Probabilmente uno dei paesi più ‘virtuosi’ d’Italia, proprio Aci Bonaccorsi, può fare a meno dell’unica realtà calcistica del paese e una delle poche realmente appartenenti allo stesso paese”.

Amaro Carlo Nastasi, il presidente della Polisportiva Aci Bonaccorsi, club che milita in Prima Categoria con due squadre, che partecipa ai campionati dei Giovanissimi e degli Allievi, intervenuto ai microfoni di Newsicilia per denunciare l’ennesimo disagio che colpisce l’impianto a disposizione della squadra: a causa del maltempo, gli spogliatoi si sono completamente allagati.

“Da circa sette anni abbiamo la gestione dell’impianto sportivo di calcio nel nostro paese, un’apprezzabile struttura che opera onorevolmente da alcune decine di anni. Purtroppo le copiose piogge cadute negli ultimi due giorni hanno riproposto un problema molto penoso: l’allagamento degli spogliatoi. Per allagamento si intende il livello dell’acqua che ha raggiunto l’altezza di circa 1,50 metri da terra (data la particolare ubicazione dei locali, costruiti dentro una sorta di piscina). Non possiamo parlare di sorpresa in quanto è già il secondo anno di seguito che si verifica lo stesso allagamento, ma mentre il primo anno siamo stati presi alla sprovvista, quest’anno era un avvenimento atteso con le prime piogge invernali. Atteso da noi dirigenti, che lo aspettavamo!”.

Oltre agli spogliatoi, l’impianto riporta qualche altro danno?

“Non sono in grado di dirlo perché le piogge continuano incessanti. Dovremo fare un sopralluogo, spero di poterci riuscire domani mattina: gli spogliatoi sono stati sottoposti a grandi danni, non ci sono soltanto le mura danneggiate ma soprattutto i mobili, l’abbigliamento che avevamo e che in qualche caso sarà irrecuperabile, senza contare il materiale sportivo immerso: questo è il brutto quadro della situazione”.

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Un aiuto che pare non sia mai arrivato da nessuno, nel senso che questi problemi erano già stati segnalati all’amministrazione comunale ma si è sempre rimasti al punto di partenza: “Dopo il primo alluvione dell’ottobre 2015, ci aspettavamo un concreto aiuto da parte dell’amministrazione comunale per risolvere il problema più volte comunicato, documentato, negato, discusso, valutato ed anche promesso, ma mai mantenuto. E oggi siamo di nuovo all’annosa decisione di scegliere cosa fare, cioè la seguente: continuiamo l’attività o chiudiamo la nostra avventura sportiva con questa gloriosa società che esiste dal 1970? A gestirla siamo in pochi amici, con pochissimi mezzi economici, ma con la ferma volontà di tenere in maniera dignitosa nello sport, in nome del nostro paese”.

Uno spirito totalmente patriottico che si evince anche dalla nostra successiva domanda: 

Avete deciso di chiudere definitivamente oppure volete provare a “salvare” il titolo sportivo della squadra cedendo le azioni a qualche acquirente?

“Noi proveremo a continuare l’annata sportiva perché abbiamo un bacino di 75 – 80 ragazzi spalmati tra Prima Categoria, Giovanissimi e Allievi. Vogliamo proseguire per rispetto e buon nome del paese, non so come faremo poiché adesso siamo in grandissime condizioni di disagio, però dobbiamo assolutamente completare la stagione e mantenere il titolo sportivo. Faremo di tutto sul campo della Prima Categoria e, come vuole la tradizione del paese, cederemo gratis le quote a chi è di Aci Bonaccorsi, così come fece una volta l’ex presidente Luciano Bonaccorsi quando la squadra era in Terza Categoria. Per noi è motivo d’onore e d’orgoglio affermare e far valere questo concetto”.