PALERMO – Alla fine il Palermo è uscito dal campo ancora una volta sconfitto ed ancora una volta ha subito il gol decisivo negli ultimi secondi di gioco. Ma il modo in cui la squadra ha tenuto il campo, ha lottato e messo in difficoltà la Fiorentina potrebbero segnare la svolta in questo travagliato campionato.
Eugenio Corini, arrivato in città giovedì pomeriggio, è riuscito a mandare in campo una squadra che ha affrontato i viola, con un tasso tecnico nettamente superiore, senza alcun timore reverenziale.
I rosa hanno lottato dal primo all’ultimo minuto, riuscendo ad imbrigliare la manovra dei gigliati e a recuperare lo svantaggio iniziale con un gol bello e spettacolare di Jajalo su punizione al limite dell’area di rigore al 4° minuto del secondo tempo. Ed è stato proprio Jajalo, pienamente recuperato dal lieve infortunio capitatogli in settimana, uno dei migliori in campo: collocato davanti alla difesa, schierata a tre, ha dato il meglio di se stesso, riuscendo a spezzare spesso il gioco degli avversari e impostare immediatamente le ripartenze.
C’è da dire anche che l’arbitro Giacomelli, mal coadiuvato da tutto lo staff arbitrale, ha sorvolato nei minuti iniziali della partita su un fallo di rigore di Tomovic ai danni di Quaison lanciato a rete: essendo fallo da ultimo uomo e chiara occasione da rete, oltre al rigore, ci sarebbe stata l’espulsione di Tomovic … se l’arbitro avesse fischiato.
Questo episodio avrebbe potuto cambiare il corso della partita. Ad onor del vero, a condire una prestazione assolutamente insufficiente, Giacomelli ha annullato due gol alla Fiorentina, dei quali uno sicuramente regolare (quello di Babacar al 36° minuto del primo tempo) e sorvolato su una spinta di Kalinic su Pezzella nell’azione che ha permesso sempre a Babacar di segnare la rete che ha deciso l’incontro nei minuti di recupero.
L’amarezza per l’ottava sconfitta consecutiva è grande. Di positivo c’è il fatto di aver rivisto in campo una squadra motivata, che ha lottato senza paura, si è difesa con ordine e ha tentato di ribattere colpo su colpo alle sfuriate avversarie.
È una squadra che sembra abbia ritrovato fiducia in se stessa, che è sembrata vicina al tracollo dopo essere passata in svantaggio, ma che si è ritrovata riuscendo a rimontare prima del gol decisivo di Babacar. Oltre a quella di Jajalo, sono da segnalare le buone prestazioni di Cionek, Andelkovic e Pezzella, schierato nel ruolo per lui inusuale di centrale.
A centrocampo da apprezzare l’agonismo di Hiljemark, mentre sul fronte offensivo Nestorovski, pur se scarsamente servito, ha costituito sempre un potenziale pericolo per la difesa viola, si è mosso parecchio ed è stato prezioso per il modo in cui difende la palla. Anche Quaison si è dimostrato intraprendente e volenteroso.
A fine partita Corini ha radunato i giocatori in campo, tutti con i volti affranti per la delusione, e li ha spronati a non cedere alla sconforto per il risultato immeritato.
Ai microfoni di Skycalcio il “Genio”, poi, si è detto ottimista sulle possibilità di salvezza della squadra. Queste alcune delle sue parole: ”Perdere così fa male, però come dicevo ai miei ragazzi abbiamo capito che possiamo farcela. Questo diventa un aspetto fondamentale. Loro vengono da un periodo lungo e negativo e meritavano oggi di portare a casa un punto che è vitale per la nostra classifica ma anche dal punto di vista mentale. Però deve rimanere dentro il loro cuore e dentro le loro anime la prestazione che abbiamo fatto di grande intensità. Siamo stati in gara, abbiamo sofferto quando c’era da soffrire, ma non abbiamo mai mollato un centimetro e questo deve essere lo spirito che ci deve accompagnare in questa rincorsa sicuramente complicata. Ma abbiamo caratteristiche importanti da giocarci per arrivare al quartultimo che garantirebbe al Palermo di stare dove merita che è appunto la Serie A”.
Nel mini torneo a quattro, con Empoli, Pescara e Crotone, che insieme al Palermo si giocheranno la salvezza, solo il Pescara ha guadagnato un punto pareggiando in casa contro il Cagliari.
Appuntamento per domenica 11 dicembre al Barbera contro il Chievo Verona per verificare il cambiamento di rotta, nella speranza che i meriti di Corini consentano di agguantare i primi punti in casa.
Pietro d’Alessandro