PALERMO – Secondo un copione già visto più volte, il Palermo è uscito ieri dal Barbera quasi deserto con la settima sconfitta consecutiva, che coincide pure con la settima sconfitta consecutiva in casa: nessun punto conquistato tra le mura amiche dall’inizio del campionato!
Difficile al cospetto di questa situazione non cadere nel pessimismo più nero, anche perché questa volta la squadra rosa si è trovata di fronte una Lazio per nulla irresistibile, ma che ha in ogni caso dominato la partita sfiorando per lo meno in altre due occasioni di incrementare il vantaggio.
Senza entusiasmare gli uomini di Simone Inzaghi, con Milinkovic-Savic in testa, hanno dato prova di squadra cinica e capace di ottimizzare al meglio lasuperiorità tecnica rispetto ai rosanero facendo tesoro del gol realizzato al 31° minuto del primo tempo. Sembra proprio che non ci siano speranze per il Palermo.
De Zerbi ha tentato di dare una scossa tornando alla difesa a tre e spostando in posizione centrale Diamanti per sfruttarne meglio le attitudini. Ma è stato tutto inutile. La squadra è apparsa priva di idee, con un gioco praticato prevedibile e asfittico e senza neppure quel furore agonistico che dovrebbe supplire al divario tecnico che la separa dall’avversario di turno.
Difficile trovare tra i rosanero qualche giocatore che abbia raggiunto la sufficienza. Forse l’hanno raggiunta Nestorovskiper l’impegno profuso e Goldaniga per l’attenzione e la grinta dimostrate. Anche se ha cercato con il cambiamento del modulo di dare maggiore copertura difensiva alla squadra, De Zerbi è apparso poco convincente nella scelta degli uomini.
In assenza di notizie riguardanti la sussistenza di problemi fisici, ha lasciato perplessi la decisione di far giocare Morganellaal posto di Rispoli, che finora era sembrato uno dei calciatore di maggior rendimento. E non ha neanche convinto la scelta di Jajalo al posto di Gazzi, nelle ultime partite apparso ben messo come uomo d’ordine a centrocampo e ulteriore argine davanti alla difesa.
Guardando al futuro, al di là della posizione in classifica leggermente peggiorata per effetto del pareggio del Crotone contro la Sampdoria, ora il Palermo è ultimo a pari punti con i calabresi, preoccupa il fatto che per il prossimo impegno De Zerbi, se rimarrà alla guida tecnica della squadra o il prossimo allenatore se il bresciano verrà esonerato, dovrà fare a meno di Goldaniga, Diamanti e Gonzalez, perché sicuramente squalificati (Diamanti e Goldaniga perché sono stati ammoniti ed erano diffidati e Gonzalez perché espulso per fallo da ultimo uomo).
E c’è pure apprensione per le condizioni di Bruno Henrique che ieri ha dovuto lasciare il campo per l’infortunio ad una mano. Alla fine della partita sono cominciate le ipotesi sulle possibili decisioni del presidente Zamparini, che, a caldo, ha confermato il momento molto delicato: “La situazione, purtroppo, è drammatica”, queste le sue parole riportate dal “Giornale di Sicilia”, “Sto valutando alcune alternative. Mi prenderò tutta la notte per pensarci”. Considerato che in settimana si era parlato della partita contro la Lazio come ultima chance offerta a De Zerbi, tutto lascia prevedere una decisione in tempi brevissimi con Davide Ballardini in cima alla lista dei probabili sostituti del tecnico bresciano, seguito a ruota da Eugenio Corini.
Pietro D’Alessandro