CALTANISSETTA – I pm di Caltanissetta hanno chiesto il rinvio a giudizio del boss Matteo Messina Denaro.
Secondo il procuratore capo Amedeo Bertone, i sostituti Lia Sava e Gabriele Paci e il pm Stefano Luciani, Messina Denaro sarebbe uno dei mandanti delle stragi siciliane di Capaci e via D’Amelio e per il 22 dicembre è stata fissata l’udienza preliminare davanti al giudice Marcello Testaquatra.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata notificata alla madre del boss a Castelvetrano, nell’ultima abitazione nota del boss in via Alberto Mario 51, mentre l’ordinanza di custodia cautelare era stata emessa a gennaio scorso dal gip di Caltanissetta.
Nell’autunno 1991 Messina Denaro, era già a capo di Cosa Nostra nella provincia di Trapani e girava per la città con Totò Riina a bordo della sua Alfa 164 bianca.
Come spiegato da Francesco Geraci, pentito e oggi collaboratore di giustizia, Messina Denaro puntava ad essere l’erede di Riina e cercava di compiacerlo in tutti modi.



