Non sono gay ma si sposeranno: unione civile per due amici

Non sono gay ma si sposeranno: unione civile per due amici

Sposarsi per “convenienza” non passerà mai di moda. Se un tempo i matrimoni combinati o d’interesse erano la norma, anche oggi non smettono certo di esistere.

La storia che stiamo per raccontarvi, però, può essere definita un’unione di “convenienza” alquanto particolare.

Sabato 19 novembre, alle ore 12, a palazzo Garbin a Schio, nel vicentino, Gianni, 56 anni, e Piero, 70 anni, si uniranno in matrimonio. Pur non essendo una coppia gay.

Come raccontato dai due futuri sposi al “Giornale di Vicenza”, la loro unione civile nasce dall’esigenza di accedere a diritti che altrimenti sarebbero loro negati. Per risolvere problemi pratici, insomma, come quelli riguardanti le degenze in ospedale o il pagamento delle bollette. 

I due convivono già da 15 anni, ma non sono sentimentalmente legati, come tengono a precisare: “Non siamo una coppia, conviviamo da molti anni, ci prendiamo cura l’uno dell’altro, ma siamo come fratelli“. 

Per pura convenienza, senza che questo matrimonio abbia nulla a che vedere con la loro sfera sessuale, quindi, si uniranno civilmente.

Nonostante proprio il primo cittadino di Schio sia contrario alle unioni omosessuali. La cerimonia, infatti, verrà ufficiata dall’assessore al Turismo e allo Sviluppo economico Anna Donà.

Il “matrimonio” sarà possibile grazie alla legge Cirinnà, che permette l’unione civile tra due individui legati da reciproca assistenza, materiale e morale.