Assistenza sanitaria, riordino necessario per garantire sicurezza

Assistenza sanitaria, riordino necessario per garantire sicurezza

Domenico Grimaldi

Il riordino della assistenza sanitaria in Sicilia deve essere orientato al raggiungimento di obiettivi finalizzati a garantire la sicurezza, la qualità delle cure e la salute dei cittadini. La sanità oggi è invece purtroppo caratterizzata da una eccessiva frammentazione delle attività, con strutture e servizi spesso con ridotti volumi ed aumentato rischio per i malati. La rete ospedaliera deve essere riordinata alla luce della Balduzzi con garanzia di maggior qualità e sicurezza delle cure, in quanto non è più sostenibile un sistema che abbia molti servizi non efficienti solo per avere più vertici da nominare, senza curarsi di assicurare le migliori pratiche cliniche alle persone sofferenti. Programmare e riordinare la sanità ospedaliera e territoriale significa non solo mettere ordine alla qualità della rete ospedaliera, ma anche potenziare la rete di assistenza sanitaria territoriale, garantendo una migliore offerta, anche per consentire realmente una vera presa in carico dei malati cronici, sempre più spesso anziani, che contribuiscono ad essere una delle cause più frequenti di intasamento dei pronto soccorsi ospedalieri, anche se il fenomeno per amore di verità risulta essere molto più complesso ed originato da molteplici fattori noti comunque risolvibili solo in un’ottica di sistema, di certo non attraverso episodici interventi non integrati nel contesto territoriale.

È ormai divenuto più che urgente il cambiamento culturale indispensabile per superare il dogma della difesa del posto letto, dovendosi piuttosto privilegiare l’idea di potenziare i servizi territoriali e la domiciliarizzazione delle cure con risposte tuttavia multidisciplinari ed integrate. Restano fondamentali la qualità e la sicurezza delle cure e dei servizi sociosanitari.

Risulta obbligatorio riuscire a coniugare, con il dovuto equilibrio, la compatibilità economica con i livelli essenziali di assistenza, da cui non si può di certo continuare a derogare per non persistere in ulteriori disuguaglianze regionali, con sacche di mancato rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo con conseguente sospensione della democrazia.

Rappresenta un nostro compito agire, ogni giorno, per assicurare i diritti civili e sociali, non dimenticando ovviamente il necessario impegno per recuperare la fiducia dei cittadini, anche attraverso la appropriatezza delle nostre scelte professionali.