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Sono una donna di 36 anni in stato di gravidanza. Sono affetta da trombofilia ed il mio ginecologo di fiducia mi ha prescritto per la mia condizione di rischio dell’eparina. Il mio medico di famiglia però mi dice che il farmaco non è rimborsabile dal SSN. Non riesco a comprendere come si possa negare questo diritto. Vorrei capirci qualcosa di più (o.r.).
In effetti la situazione della prescrizione delle eparine a basso peso molecolare in gravidanza è argomento molto complesso e controverso. Ultimamente però sono arrivate dall’AIFA delle delucidazioni che dovrebbero finalmente chiarire tutti i dubbi. Con la determina 998 l’AIFA ha infatti previsto l’erogazione delle eparine a basso peso molecolare nella profilassi del tromboembolismo in gravidanza e puerperio in pazienti a rischio e quindi anche in quelle affette da trombofilia come lei. La prescrizione e la fornitura però di questi farmaci risultano di esclusiva pertinenza delle strutture ospedaliere ed universitarie che trattano i casi in questione e che a tal fine redigeranno gli appositi piani terapeutici. Solo nei casi in cui tali strutture pubbliche fossero impossibilitate alla dispensazione diretta dei farmaci l’erogazione potrà avvenire attraverso il servizio farmaceutico dell’ASP di residenza della paziente, su presentazione del piano terapeutico redatto secondo le specifiche indicazioni della Legge 648/96. Sono escluse quindi dalla fornitura le farmacie convenzionate ed è importante sottolineare che il medico di famiglia non potrà provvedere alla prescrizione delle eparine a basso peso molecolare per questa indicazione su ricettario del SSN.
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