CATANIA – Sovraindebitamento, una piaga vera che sta mietendo disperazione, nella migliore delle ipotesi, e morte tra cittadini che non riescono a far fronte agli impegni presi con banche e finanziarie.
Dalle nostre parti l’ultimo caso è quello di un sessantenne di Gravina che si è sparato un colpo di pistola al cuore. Ma la cronaca purtroppo negli ultimi tempi ci ha proposto tanti, troppi casi analoghi.
Che fare? Come onorare il debito quando lo stipendio o la pensione non raggiunge i duemila euro al mese e l’esposizione debitoria è superiore ai cinquemila euro?
Sull’argomento abbiamo sentito un magistrato, il giudice che più di tutti negli ultimi tempi si è occupato del problema, la dott.ssa Marisa Acagnino, presidente della sezione esecuzioni civili del Tribunale di Catania.
“Il problema esiste ed è serio – esordisce -. Riguarda in particolar modo piccole imprese e cittadini. Per le prime gli ostacoli alla soluzione del problema arrivano da Agenzia delle Entrate, dai Comuni e dall’Inps che non transigono sui crediti vantati. Per le persone fisiche il problema è risolvibile“.
Come?
“Esistono due strade – chiarisce la dott.ssa Acagnino -. Rivolgersi ad un organismo per la composizione della crisi: ne esistono e funzionano bene due, uno ad Acireale, l’altro a Catania presso l’Ordine dei commercialisti. Questi organismi assistono il debitore con l’intervento di esperti che possono indicare la strada migliore da percorrere. L’altra soluzione è rivolgersi direttamente al Tribunale. Su internet è possibile scaricare la domanda da presentare con la richiesta dell’intervento di un esperto che possa assistere e consigliare il debitore“.
Ci sono associazioni che denunciano lo stalking nei confronti del debitore da parte di banche e finanziarie, telefonate, visite a domicilio o nei luoghi di lavoro con la richiesta dei soldi. Le risulta?
“Si, purtroppo è verissimo. Banche e finanziarie non si fermano davanti a niente e a nessuno. Solo il nostro intervento, l’intervento della magistratura intendo, può mettere fine a questa persecuzione nei confronti del debitore“.
Dott.ssa Acagnino ma come si è arrivati a questa situazione? Famiglie che fino a dieci anni fa vivevano in serenità oggi travolte dai debiti e dall’impossibilità di onorarli… Qual è la causa?
“Su tutte le radio e televisioni è possibile sentire a tutte le ore del giorno inviti a prestiti fatti da banche e finanziarie. Diecimila, ventimila, trentamila euro e risolvi i tuoi problemi, ti compri la macchina nuova, fai un bel viaggio e via dicendo. La gente purtroppo si è fidata, ha cominciato con un prestito ed è andata avanti con un secondo, un terzo, fino a non poterne più sostenere la portata. Pubblicità ingannevoli che stanno rovinando la nostra società“.