Succede a Messina e provincia: 17 ottobre POMERIGGIO

Succede a Messina e provincia: 17 ottobre POMERIGGIO

MESSINA – Carabinieri: ecco le operazioni più importanti.

  • Weekend da dimenticare per i titolari di alcuni esercizi commerciali a Milazzo. I controlli alla movida, infatti, non hanno interessato solo i giovani avventori ma stavolta nella cerchia dei militari vi sono entrati anche ulteriori controlli legati alla trasmissione live delle partite di calcio. Infatti, i controlli dei Carabinieri di Milazzo sono stati dedicati a questo e non alle autorizzazioni di pubblica sicurezza per la somministrazione di cibi e bevande: qualche frutto è stato raccolto. L’attività ispettiva dell’arma ha visto in campo anche alcuni ispettori di una nota emittente televisiva che trasmette i match in esclusiva e, quindi, con un servizio pay-per-wiew. I controlli hanno consentito di appurare che in tre esercizi commerciali i rispettivi titolari, intestatari di un contratto di tipo residenziale/familiare per un uso domestico e non commerciale delle smart card della società televisiva, consentivano l’utilizzo all’interno dei propri locali delle loro smart card al chiaro scopo di permettere ad un numero imprecisato di persone la fruizione del servizio senza il consenso dell’esercente l’attività di emissione televisiva. L’operazione ha portato al sequestro di 4 smart card e due decoder. I titolari dei diversi esercizi, una pizzeria, una sala da biliardo e un circolo sportivo, adesso dovranno rispondere del reato previsto dalla legge 633 del 1941 che tutela il diritto d’autore. 
  • I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, nell’ambito dei servizi tesi alla prevenzione e repressione dei reati in genere, disposti dal superiore comando Compagnia di Taormina, durante un servizio perlustrativo notturno a Giardini hanno tratto in arresto due cittadini italiani: Egidio Raiti, 33 enne, e P.L., 21 enne, per lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. I militari transitavano su via Lungomare e, ad un certo punto, hanno notato quattro ragazzi che stavano letteralmente massacrando di botte un giovane di Giardini Naxos. Immediatamente intervenuti, i Carabinieri sono riusciti a fermare due degli aggressori mentre il resto della banda, in via di identificazione, si è dileguato facendo perdere le proprie tracce. Con l’ausilio della pattuglia di Sant’Alessio Siculo, giunta in rinforzo, i due fermati sono stati accompagnati nei locali dell’Aliquota Radiomobile di Giardini Naxos. I Carabinieri, subito dopo, sono ritornati al pub di Giardini per capire cos’era accaduto: numerose bottiglie di vetro spaccate e una sedia che riportava un piede divelto ed un ammanco del bracciolo usato per infliggere ulteriori colpi alla vittima, cosi come poi confermato dal malcapitato e da diversi testimoni presenti ai fatti. Inoltre, il locale risultava completamente a soqquadro, con in terra distrutti tazze, bicchieri, piatti e persino dei quadri che erano appesi al muro. Dagli accertamenti esperiti si è appreso che l’aggressione si era verificata all’interno del locale e precisamente nelle immediate vicinanze del bancone adibito a bar, dove i quattro giovani hanno iniziato ad aggredire la vittima per poi trascinarla a forza all’esterno del locale dove hanno continuato a massacrarla di botte. Il brutale gesto dalla banda è stato commesso, come si è appurato poi, per dei saluti non corrisposti che la vittima aveva indirizzato ad una ragazza che accompagnava gli aggressori. La vittima ha riportato un trauma cranico non commotivo con escoriazioni diffuse nella regione frontale e parietale destra, un trauma facciale con contusioni escoriate diffuse sul labbro superiore e regione zigomatica destra, una cervicalgia post-traumatica e un trauma contusivo toracico costale bilaterale con vaste escoriazioni alla schiena. Gli arrestati, una volta superate le formalità di rito, sono stati accompagnati a Fiumefreddo, luogo dove risiedono, in regime di arresti domiciliari e in attesa di essere giudicati con rito direttissimo. Proseguono invece le indagini per cercare di identificare gli altri due complici.
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Egidio Raiti (33)