PALERMO – Come previsto da molti, la Ztl a Palermo si sta rivelando una vera e propria piaga per i commercianti e per tutti quei cittadini impossibilitati a raggiungere il centro senza il pass, soprattutto in assenza di una rete di mezzi pubblici appropriata.
In diversi casi i fatturati dei negozianti sono calati fino al 60% e molti negozi sono pronti ad abbassare le saracinesche e a chiudere o, nel migliore dei casi, a spostarsi.
La Confesercenti Palermo si era preparata a una situazione di questo genere e, per arginare i danni, aveva proposto un pacchetto di contromisure: pulizia, decoro, sicurezza, parcheggi e relativi collegamenti, domeniche pedonali, inversione del senso di marcia di via Roma nel tratto Cavour-Stazione. Richieste, naturalmente, non accolte.
Così Mario Attinasi, presidente di Confesercenti, davanti a una serie di condizioni accettate e poi non rispettate, si ritrova costretto a richiedere la sospensione immediata della Ztl.
Il progetto, infatti, era stato accettato per favorire la viabilità del centro cittadino, nella convinzione che, per competere con i grandi centri commerciali, fosse necessario offrire qualcosa in più e di unico.
Tutto questo, però, è impossibile se mancano le condizioni necessarie affinchè una Ztl possa funzionare. È indispensabile assicurare ai cittadini l’alternativa dei mezzi di trasporto e dei parcheggi. Secondo Attinasi, fino a che questi servizi essenziali non saranno assicurati, la Ztl deve essere sospesa.