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Ho 50 anni e da tempo soffro di un fastidioso dolore sternale che si irradia alla colonna vertebrale nel tratto dorsale, spesso accompagnato anche da bruciore. Inoltre nei primi mesi di questo anno si è manifestata una tosse stizzosa che aumentava soprattutto quando alzavo la voce. Mi sono recata prima dal cardiologo il quale non ha riscontrato nulla di particolare a livello cardiaco se non un piccolo soffio al cuore. Successivamente sono andata da un otorino il quale mi ha diagnosticato un reflusso esofageo e mi ha prescritto dei farmaci (Pantorc 40 mg ed Esoxx One) che assumo da più di 5 mesi: la tosse si è attenuata ma non scomparsa del tutto mentre il dolore allo sterno si manifesta sovente ed ultimamente avverto anche una sensazione di peso al torace. Aggiungo che assumo quotidianamente altri farmaci quali la Cardioaspirin (da quasi tre anni) e da alcuni mesi l’Eutirox. La ringrazio per la consulenza che mi vorrà dare. (R.S.)
La sintomatologia che lei ha descritto orienta decisamente verso la diagnosi di una malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE, in inglese GERD). Il bruciore, il senso di peso, il dolore retrosternale e la tosse stizzosa sono infatti tutti sintomi tipici di questa patologia ed i medici che ha finora consultato mi sembra che l’abbiano correttamente fin qui trattata. Certamente per un più completo e preciso inquadramento diagnostico sarebbe necessaria una ph-metria ed una esofagogastroscopia che potrebbero spiegare la causa del reflusso gastroesofageo che comunque è in genere dovuto ad una diminuzione di tono del cardias (lo sfintere esofageo inferiore), cioè la valvola che separa l’esofago dallo stomaco. Nell’attesa potrebbe sostituire il pantoprazolo 40, che già assume, con un altro inibitore di pompa o in alternativa raddoppiare il dosaggio dello stesso, con attenzione però alla possibile interazione farmacologica con l’Eutirox (magari sostituendo questo ultimo con una altra formulazione che non interferisca con tale categoria di farmaci). Importante in caso di reflusso gastroesofageo è anche il rispetto di una adeguata educazione alimentare ed un corretto stile di vita: ridurre il peso corporeo, non fumare, evitare cibi che peggiorano l’acidità come cioccolato, menta, caffè, alcolici, pomodoro, cibi grassi, agrumi.
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