PALERMO – È guerra bipartisan alla sanatoria contenuta nel testo unico edilizia del Parlamento siciliano. Così come bipartisan è stata l’adesione all’emendamento Fazio che propone di regolarizzare gli immobili costruiti nella fascia dei 150 metri dal mare e che sarebbero stati realizzati in ‘buona fede’ ma che rischiano di essere dichiarati abusivi per recepimenti parziali e confusioni normative, anche il no all’ipotesi di condono viene da tutte le parti politiche.
Domani l’Ars si pronuncerà definitivamente sul testo unico edilizia della Sicilia che contiene anche la norma voluta dal deputato Girolamo Fazio. Bocciata una prima volta in commissione la sanatoria è stata modificata e sposata da altri deputati anche di maggioranza e nella nuova versione è passata dalla Commissione e si appresta a passare dall’aula insieme al voto finale al testo unico.
Contro sono piovuti appelli, lettere degli ambientalisti al Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che promette di pronunciarsi su una eventuale incostituzionalità prima del voto, al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, al presidente del Consiglio.
Il governo è pronto a impugnare il testo unico edilizia se diventerà legge con una ipotesi di condono al suo interno, annuncia il ministro dell’Ambiente Galletti: “Siamo pronti a impugnare dinanzi alla Corte costituzionale ogni legge che permetta condoni edilizi – ha detto -. Questo vale in tutta Italia e dunque anche per la Sicilia, dove si sta tentando di passare un colpo di spugna su decenni di abusivismo edilizio che deturpa l’ambiente costiero mettendo a rischio i cittadini”.
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