Succede a Catania e provincia: 12 luglio POMERIGGIO

Succede a Catania e provincia: 12 luglio POMERIGGIO

CATANIA – Polizia: gli interventi più importanti delle forze del’ordine.

  • Personale della sezione Investigativa del Commissariato di Acireale ha eseguito il provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla procura generale presso la Corte d’Appello di Catania, nei confronti di Rosario Panebianco, “catta bullata”, 48 anni In basso a sinistra), e Salvatore Indelicato, “u spiddu”, 46 anni (in basso a destra). Il provvedimento di esecuzione trae origine dal rigetto dell’istanza presentata in Cassazione dalla difesa degli imputati e dispone per Panebianco e Indelicato l’espiazione della pena residua di 4 anni di reclusione per i reati ex art. 416 bis. Gli arrestati sono ritenuti elementi storici della criminalità organizzata locale, facente capo alla famiglia “Santapaola”. La loro ascesa criminale risale alla metà degli anni novanta, quando la cellula santapaoliana fu scossa, nei quadri militari, dalle numerose operazioni condotte dalla Polizia di Stato che portarono in carcere i vertici di allora. L’odierno provvedimento scaturisce dalle attività d’indagine della sezione investigativa del Commissariato acese che ha portato al deferimento di entrambi i pluripregiudicati per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsioni. Panebianco e Indelicato, dopo le formalità di rito, sono stati rinchiusi nel carcere di Bicocca.

Rosario Panebianco, 48 anni Salvatore Indelicato, 46 anni

  • Senz’altro non sarà stata gradita ai due pregiudicati agli arresti domiciliari, la “visita” dei poliziotti che li hanno pizzicati all’esterno della propria abitazione e, per questo motivo, segnalati alla competente autorità giudiziaria. Ma quella di ieri, per il quartiere Picanello, è stata una giornata “particolare”: grazie alla strategia di controllo sistematico del territorio voluta dal questore di Catania, Marcello Cardona, i poliziotti del Commissariato Borgo Ognina hanno acceso i riflettori sul quartiere. Si è trattato di una tipologia di servizio che va oltre il “normale” pattugliamento e che ha comportato il controllo di venti soggetti sottoposti al regime degli arresti domiciliari e ad altre misure coercitive, l’identificazione e il controllo di trentatre persone, oltre all’accertamento del rispetto delle norme del codice della strada nei confronti di numerosi veicoli. Nella rete, è caduto anche il pregiudicato venticinquenne S.D., fermato dopo la denuncia della madre e della sorella per il reato di minacce gravi, finalizzate ad una continua richiesta di denaro. L’uomo, che pare abbia utilizzato contro di loro anche un martello, è stato indagato in stato di libertà.