PALERMO – Una pantomima bella e buona, un intricato meccanismo di falsità per trasportare uomini africani in Italia. Sono arrivati ad inscenare finti matrimoni e quindi finti ricongiungimenti familiari. Tutto in cambio di una pioggia di denaro che rimpinguava le loro casse… e così vivevano nella bambagia i 38 arrestati di questa mattina durante il blitz della polizia di Palermo e Agrigento.
Da una parte, dunque, un esercito di disperati che scappava dalla miseria e dall’altra un grosso nucleo di sanguisughe pronte a guadagnare sulle disgrazie altrui… ma loro erano i “buoni”, i “salvatori” dei disgraziati.
Loro d’altra parte erano coloro che gli offrivano la possibilità di scappare dal proprio paese e rincorrere il sogno di una vita migliore. Poi non importava più di tanto se qualcuno ci rimetteva le penne durante il viaggio e se quel qualcuno erano magari bambini, questo rientrava fra i rischi che bisognava correre.
E così, i 38, hanno messo su un impero economico che aveva sede in un esercizio commerciale di Roma. È qui che sono stati trovati 526 mila euro e 25 mila dollari oltre ad un libro mastro con i nominativi dei cittadini stranieri e delle utenze di riferimento.