Roghi in Sicilia, l’isola si risveglia fra le fiamme ed è emergenza idrica. IL VIDEO

Roghi in Sicilia, l’isola si risveglia fra le fiamme ed è emergenza idrica. IL VIDEO

SICILIA – Migliora la situazione sul fronte del Palermitano dopo l’inferno di fuoco di ieri. Permangono alcuni punti più attivi come a Cefalù, Terrasini, Monreale, San Martino dello Scale e Montepellegrino, nel capoluogo; ma anche nei Nebrodi, nell’Agrigentino e nel Ragusano. In azione squadre dei vigili del fuoco e canadair che hanno dato una grossa mano a partire dal tardo pomeriggio di ieri, quando lo Scirocco ha finito di soffiare.

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Cinquecento, si calcola, i roghi che hanno imperversato tra le province di Palermo, Messina, Trapani e Agrigento. Una quarantina quelli ancora attivi su cui operano sei canadair.

E si ritiene pressoché certa la matrice dolosa. Le Procure di Palermo e Termini Imerese acquisiscono informative e rapporti, atti propedeutici all’apertura delle inchieste.

Un centinaio gli sfollati. Decine di persone negli ospedali per malori, due ustionati, uno dei quali particolarmente grave nel Messinese. Permangono disagi nella circolazione.

Questa mattina sono ripristinati i collegamenti Palermo-Termini Imerese e Messina- Sant’Agata. Inoltre, i servizi Palermo-Catania e Palermo-Agrigento saranno assicurati con l’effettuazione di tutte le corse programmata da orario, senza limitazioni.

A Cefalù, come dicevamo poc’anzi, resiste, in contrada Vallegrande, un focolaio. Ma intanto è scattata un’emergenza idrica. Da questa notte è fermo l’impianto di Presidiana, che distribuisce l’acqua alla città, per un guasto alle pompe di sollevamento.

L’Amap, che gestisce la struttura, si è impegnata a riparare il guasto in giornata. Per le esigenze civili e per eventuali rifornimenti ai mezzi antincendio il Comune assicura un servizio con le proprie autobotte. Sotto osservazione è soprattutto la situazione dell’ospedale Giglio che ha ridotto alcune attività ambulatoriali ma mantiene tutti i servizi essenziali. 

E intanto oggi alle 11 arriva nel capoluogo siciliano il ministro dell’Interno Angelino Alfano per presiedere una riunione tecnica in prefettura dove e’ stata attivata una unita’ di crisi.