Milazzo, inferno di fuoco nella raffineria

Milazzo, inferno di fuoco nella raffineria

MILAZZO – Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato all’interno della Raffineria Mediterranea durante la notte scorsa.

Secondo le prime notizie diffuse dai vigili del fuoco le fiamme molto alte, che si notano a diversi chilometri di distanza, riguardano un deposito che contiene un milione di litri di carburante. Non ci sarebbero, al momento, feriti.

milazzo

Al momento l’incendio è domato dai vigili da altre squadre di sicurezza e si sta procedendo con un intervento mirato sino all’esaurimento della bruciatura del prodotto presente nei serbatoi. Secondo Federpetroli “nonostante la nube a seguito dell’incendio, non vi sono situazioni dannose per l’ambiente e l’aria circostante”.

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Sull’accaduto è intervenuto il sindaco di Milazzo Carmelo Pino:L’intensità delle fiamme si è ridotta notevolmente. Le procedure sono quelle di attendere che si consumi il carburante presente all’interno del serbatoio. E’ scattata l’emergenza interna, non quella esterna. In tal senso, infatti, non e’ stata disposta l’evacuazione della popolazione. Stanno ancora operando i vigili del fuoco aziendali, di Milazzo e di Messina”.

“Al momento le fiamme sono ancora visibili – ha dichiarato alla stampa Pino – ma in modo molto più ridimensionato rispetto a tre ore fa”. Inoltre il primo cittadino ha chiesto l’intervento dell’Arpa per verificare i livelli di inquinamento. . Inoltre il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole.

La prefettura di Messina ha comunicato che non è scattato alcun piano di evacuazione e non ci sono pericoli per la popolazione, che è stata invitata a non lasciare le abitazioni anche al fine di non determinare flussi di traffico con possibile intasamento delle strade interessate dall’intervento dei mezzi di soccorso.

La procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un fascicolo contro ignoti sulla vicenda. I carabinieri di Milazzo cominceranno le indagini appena le fiamme saranno spente e l’area accessibile.

Il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Salvatore Rizzo, al Gr1 Rai ha spiegato che la causa dell’incendio è da ricercarsi nel cedimento del tetto di un serbatoio. ”Il serbatoio – ha spiegato – ha il tetto galleggiante, il tetto si è inclinato, quindi il prodotto infiammabile è venuto a contatto con l’aria e ha preso fuoco. Si vedrà in seguito per quale causa, probabilmente per effetto meccanico, poi le scintille e qualcosa ha preso fuoco e quindi si è innescato l’incendio”.

I Verdi di Messina hanno diffuso una nota: “Chiediamo che la procura di Barcellona disponga immediatamente le indagini necessarie ad accertare le cause di tale evento catastrofico e che disponga tutte le misure cautelari come per esempio il sequestro degli impianti interessati e anche quelli per effetto domino dall’evento incidentale per prevenire ogni ulteriore pregiudizio e danno per la salute e la sicurezza della popolazione residente e dell’ambiente. Che la procura indaghi inoltre sui comportamenti posti in essere dalle autorità amministrative che sono titolari per competenze specifiche in materia ambientale e salute umana”.