MILAZZO – Morosità? A Milazzo sembra quasi una parola d’ordine. Sono 7.528 le richieste di pagamento avanzate dal Comune nei confronti di utenti del servizio idrico. A farlo sapere è amnotizie e secondo quanto si apprende l’ente deve incassare una cifra pari a 5 milioni 575 mila euro. “Non si può più andare avanti – dicono dal Comune – a noi non entrano soldi ma allo stesso tempo dobbiamo garantire i servizi ai cittadini che si lamentano spesso”.
È dura la presa di posizione dell’amministrazione, dunque, che se non riuscirà a recuperare le somme ha dato direttiva che gli uffici riducano il flusso dell’acqua al minimo vitale, 50 litri al giorno per ogni elemento del nucleo familiare. È chiaro che si tratta di una quantità minima che non può garantire il funzionamento regolare di elettrodomestici e caldaie.
Ma qualora dagli accertamenti emergesse che negli esercizi commerciali e nelle abitazione non risiede nessuno, si passerà direttamente all’interruzione della fornitura.
“Pronti a ridurne il costo – ha affermato il sindaco Formica – ma chiedo a tutti di mettersi in regola”.
E oltre al danno la beffa, a quanto pare è emerso che sono tanti i contratti intestati a persone morte diversi anni fa.