ACIREALE – “Errare è umano, ma perseverare è diabolico e i cinque stelle continuano con presunzione a parlare di temi che dimostrano di non conoscere”: inizia così la nota del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, in merito ai lavori di riqualificazione di Santa Maria La Scala.
Alcuni giorni fa, durante la conferenza stampa tenutasi ad Acireale, Angela Foti, del Movimento 5 Stelle, aveva puntato il dito contro i lavori previsti dal progetto e “mai eseguiti” e, ancora, a “prezzi maggiorati in corso d’opera e altri interventi realizzati con evidente pessima qualità”.
Il primo cittadino spiega come i lavori di riqualificazione “non sono ancora conclusi e di conseguenza la frazione e la spiaggia non sono ancora state ripulite”.
L’Amministrazione comunale ribadisce che quanto il Movimento continua ad insinuare “è falso, ma a questo punto non può che essere frutto di ignoranza”.
“Tra gli acquisti dell’ultimo minuto, non previsti nel progetto, troviamo 10 cestini portarifiuti pagati più di 7 mila euro”, continuava Angela Foti. In merito a ciò, Barbagallo, ribadisce che “è una bugia colossale affermare che si siano spesi 7000 euro per 10 cestini”.
E ancora: “Spieghiamo a chi non è tenuto ad avere contezza delle dinamiche delle opere pubbliche e ai poco dotti cinque stelle, che il prezziario regionale fissa i prezzi per moltissime voci relative ai lavori in edilizia, ma contemporaneamente fissa i criteri affinché anche quelle voci non direttamente definite nello stesso prezziario come voci generali possano essere definite attraverso quella che si chiama analisi prezzi”.
Inoltre, i Cinque Stelle, si chiedono “Chi è il bugiardo?”
“L’Amministrazione Garozzo pubblicò una manifestazione di interesse al fine di coinvolgere quanto più possibile i proprietari di immobili di Santa Maria La Scala per aderire al progetto, così da poter avere maggiori possibilità di essere finanziati”.
Barbagallo sottolinea come “non vi fu alcuna graduatoria e alcun tipo di selezione, bensì tutti quelli che fecero richiesta di adesione furono inseriti, già all’atto della redazione del progetto definitivo, (ottobre 2011), compreso il prospetto del consigliere comunale tirato in ballo dal Movimento che all’epoca dei fatti non ricopriva alcun ruolo politico”.
Risulta, dunque, “vergognoso continuare ad insinuare argomentazioni che puntano a screditare immotivatamente l’onestà di una cittadina e di una consigliera comunale”, conclude il sindaco di Acireale.
D’altronde, dato che i lavori vengono ancora dichiarati non conclusi dall’Amministrazione, parlare prima è insensato.