PALERMO – Con uno share del 26,98, la Rai ha raggiunto i 7 milioni di telespettatori per il film dedicato a Felicia Impastato, andato ieri in onda in prima serata, con la regia di Gianfranco Albano.
Molti di noi la ricorderanno come la Cettina di Un Medico in famiglia, ma ieri Lunetta Savino ha tenuto gli italiani incollati al televisore con una delle sue interpretazioni più coinvolgenti: “io zitta non ci sto” ha detto decisa, in una scena del film. E così è stato. L’attrice ha raccontato, con la sua impeccabile recitazione, la lotta che ha dovuto affrontare la madre di Peppino Impastato per portare luce sulla morte del figlio, passato per suicida, avvenuta il 9 maggio 1978.
Una storia forte, che ha colpito tutta l’Italia e non solo la Sicilia nella lotta contro la mafia: una donna che è stata soprannominata “madre coraggio di Cinisi”. Una madre che con il suo coraggio è riuscita a parlare, a denunciare – facendo anche nomi, tra cui quello del boss Gaetano Badalamenti, mandante dell’omicidio – e a far emergere una verità troppo scomoda: Peppino non si è fatto saltare in aria sui binari del treno ma è stato ucciso dai mafiosi, per le sue idee e per aver sostenuto che “la mafia è una montagna di merda“.
La Savino stessa ha dichiarato di aver visto tutte le interviste fatte a Felicia per riuscire a cogliere ogni dettaglio importante, amandola sin da subito per il suo linguaggio diretto “pur avendo solo la quinta elementare“.
Un boom avvenuto anche sui social, che i fan hanno letteralmente intasato di messaggi e commenti per complimentarsi con l’attrice.