CATANIA – Tra le piazze storiche e le vie del centro di Catania, domenica 15 maggio, si svolgerà la Walk of Life, camminata di solidarietà di Telethon, il cui ricavato andrà a finanziare la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.
Come affermato dal primo cittadino catanese, Enzo Bianco, durante la presentazione del progetto, “Telethon rappresenta un’eccellenza a livello nazionale ed è una delle cose che funzionano meglio in Italia. Con Telethon abbiamo dimostrato di saper coniugare l’umanità con l’efficienza e a Catania siamo assolutamente all’altezza rispetto a questo standard nazionale”.
L’appuntamento è per le 10,00 a Piazza Università, dove famiglie, bambini, scuole e disabili passeggeranno per le vie del centro a piedi o in bici. Inoltre, si terrà la “stracanina“, una passeggiata cane-padrone, organizzata da Concetto Nicolosi, vice coordinatore Telethon Catania insieme a Daniela Catania, dell’associazione “L’amore non ha razza”.
Giunta alla sua quinta edizione, alla Walk of Life sarà presente il presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Catania, Massimo Buscema che ha sottolineato come grazie a Telethon sia possibile ancora tenere una finestra aperta sulla speranza; presente anche Francesca Raciti, presidente del consiglio comunale che ha dichiarato “il 15 maggio sarò in piazza a correre per la vita e per la ricerca. Da mamma la sensibilità cresce ancora di più: invito tutto i consiglieri e i cittadini a partecipare”.
Sempre a Piazza Università, per sensibilizzare ancora di più l’opinione pubblica, dal 12 al 15 maggio verrà allestito un Villaggio della Ricerca, composto da info-point, stand, area conferenze ed espositiva e un’ulteriore area per effettuare screening sanitari gratuiti. Il successo di tutto questo lavoro, deriva maggiormente dall’adesione, in massa, del mondo del volontariato e al supporto delle associazioni della Protezione Civile.
Il sindaco Enzo Bianco ha invitato i Catanesi ad unirsi, domenica mattina, a questa manifestazione “soprattutto per dare una mano a quei ragazzi che soffrono di malattie genetiche rare e che hanno bisogno del nostro sorriso e del nostro aiuto”.