Quattordici miliardi da spendere in 5 anni. Ecco cosa prevede il Patto per la Sicilia

Quattordici miliardi da spendere in 5 anni. Ecco cosa prevede il Patto per la Sicilia

SICILIA – Quattordici miliardi da spendere in cinque anni, 2,4 miliardi entro il 2017.

È il plafond del “Patto per la Sicilia”, il documento che il governo Renzi e la Regione siciliana firmeranno a breve, forse il 15 maggio, data simbolica, indicata dal governatore Rosario Crocetta, perché quel giorno si festeggia l’autonomia siciliana.

I finanziamenti più cospicui, come scrive saranno destinati al risanamento delle aree colpite dal dissesto idrogeologico e dall’erosione delle coste.

Fondi anche per attrarre i visitatoti nei siti culturali del parco archeologico di Siracusa e in quello di Selinunte, nel Castello Maredolce a Palermo che rientra nel circuito arabo-normanno riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

A Gela sarà realizzata la darsena, mentre a Catania la realizzazione della cittadella giudiziaria, risorse anche per la riqualificazione dei centri urbani, per il completamente delle reti fognarie, dei depuratori e degli impianti a supporto dello smaltimento dei rifiuti.

Nel patto anche le strade secondarie e per le vie di fuga nella Sicilia orientale a rischio sismico.