Atterraggio di emergenza a Fontanarossa: nessun danno alla pista e scalo riaperto dopo appena 3 ore

Atterraggio di emergenza a Fontanarossa: nessun danno alla pista e scalo riaperto dopo appena 3 ore

CATANIA – Dopo l’atterraggio di emergenza di questa mattina con la conseguente chiusura dell’aeroporto di Catania, il traffico aereo è tornato alla regolarità verso le ore 15.

In seguito alla mancata apertura del carrello anteriore, infatti, l’aeromobile della Air Vallee ha costretto la Sac a richiedere l’intervento del Centro operativo di emergenza. Verso le 12, dunque, tutti i voli in partenza per a da Catania hanno subito dei ritardi e, in alcuni casi, sono stati dirottati sugli scali di Palermo e Comiso. 

In seguito ai controlli, non sono stati riscontrati danni alla pista, che è stata ripulita e riaperta dopo appena tre ore. Una situazione che ha creato non pochi disagi, dato che per oggi era previsto un grande flusso di passeggeri, complice la settimana di vacanze legata al 25 aprile e all’1 maggio.



Molto soddisfatto per la gestione della situazione l’amministratore delegato della Sac, Gaetano Mancini: “Il pilota ha dato per tempo la comunicazione ed è stato bravissimo a gestire un momento non facile in fase di atterraggio portando tutti i passeggeri in salvo. Complessivamente, posso dire che c’è stato un grandissimo lavoro di squadra”.

Sulla vicenda interviene anche il Codacons. “Un episodio grave che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. La mancata apertura di un carrello è una situazione pericolosissima che in passato ha portato a gravi tragedie spiega il segretario nazionale Francesco Tanasi –. Vogliamo capire come sia possibile che nel 2016 e con la moderna tecnologia possano ancora verificarsi simili problemi tecnici. Intanto chiediamo all’Enac e alle autorità di settore di disporre controlli e verifiche urgenti su tutti i velivoli della compagnia area coinvolta oggi nell’atterraggio di emergenza, a maggiore garanzia della sicurezza degli utenti, e offriamo assistenza legale ai passeggeri del volo per chiedere al vettore il risarcimento dei danni per paura e stress”.