Catania, presentato il nuovo CdA: “Prima la salvezza, poi il futuro. Cessione club o piano di risanamento”

Catania, presentato il nuovo CdA: “Prima la salvezza, poi il futuro. Cessione club o piano di risanamento”

CATANIA – Presentato a Torre del Grifo Village, questo pomeriggio, il nuovo Consiglio d’Amministrazione del Calcio Catania. In particolare il presidente Davide Franco si sofferma sul futuro societario, sottolineando che “le vicissitudini che hanno investito il socio di riferimento di Finaria, hanno indotto quest’ultimo a nominare un nuovo CdA indipendentemente formato da professionisti terzi rispetto alla proprietà. Noi abbiamo ricevuto mandato di formulare un piano di risanamento che investirà anche il Calcio Catania, sia nell’ambito di un’eventuale vendita che di mantenimento dell’asset. Possiamo definirci traghettatori ma siamo anche un organico autonomo, intervenendo secondo le regole dello statuto sociale. Finaria ha un obbligo civilistico e morale nei confronti dei tifosi, tutelando al meglio il marchio del Catania. Se non si facessero avanti soggetti importanti e seri per l’acquisto del Catania, valuteremo la permanenza nel gruppo e dare impulso all’attività. Lavoreremo in parallelo su tutte le ipotesi. Stiamo redigendo il piano industriale, entro la metà di giugno sarà definito”.

Circa l’arrivo di offerte di acquisto del club, il consigliere Pierluigi Mancuso, avvocato penalista romano, confessa che, ad oggi, non ne sono arrivate.  “Ancora oggi non c’è un compratore. Non è vero che non abbiamo la volontà di considerare proposte d’acquisto. Siamo ampiamente disponibili sotto questo profilo a valutare sia la cessione del Catania includendo il pacchetto Torre del Grifo, che scorporando il Centro Sportivo”.

Sarebbe, pertanto, chiara ed inequivocabile la volontà manifestata dalla società di vendere. La conferma arriva anche dall’amministratore delegato Giuseppe Bonanno, il quale sottolinea “l’esistenza di un progetto, di un piano di risanamento del Catania ma siamo perfettamente d’accordo sul fatto che la società debba vendere”.

Relativamente alla situazione finanziaria, Franco non fa drammi. “Ho vissuto situazioni difficili e, personalmente, esaltanti. Vedi il salvataggio del Foggia, qualcosa di non propriamente paragonabile al caso del Catania che, invece, ha la fortuna di essere supportato da un gruppo imprenditoriale. C’è l’esigenza di coprire i costi di gestione con i ricavi”.  

Franco e Mancuso lanciano, inoltre, un appello nei confronti di tifosi e giornalisti. “Forse questo è il momento di guardarsi negli occhi tra chi sostiene il Catania, tutti. Stiamo vicini alla squadra, riempiamo il ‘Massimino’. Mettiamo da parte le polemiche, ora salviamo la squadra. Questo deve essere l’obiettivo di tutti, trasmettiamo un messaggio forte alla città“.

Relativamente ai rapporti con la squadra, Franco chiarisce. “Noi non vogliamo interferire nella gestione sportiva ma, al termine della partita di domenica scorsa, abbiamo parlato con i giocatori ed il mister. Ci sembra che il morale della squadra sia piuttosto buono rispetto ai mesi precedenti”.

Bonanno, invece, esprime una breve considerazione sulle difficoltà attraversate dal Catania e su Moriero. “Penso che una città ed una squadra di calcio non potesse avere una crisi così profonda come quella vissuta a giugno. Da quella crisi siamo ripartiti, pur con tanti problemi. Avevamo predisposto un piano biennale che prevedeva la salvezza iniziale e la risalita in B nel successivo anno. Poi siamo stati costretti a riprogrammare e le condizioni determineranno il futuro del Catania. Con Moriero la squadra è tornata ad essere viva, ora testa rivolta a Pagani dove ci giocheremo la gara più importante della stagione“.