Prodotti siciliani, la Lo Bello: “Non si può dire che l’Europa ci tuteli”

Prodotti siciliani, la Lo Bello: “Non si può dire che l’Europa ci tuteli”

CATANIA – La Sicilia si prepara a portare i suoi vini al Vinitaly, cercando così di lanciarsi sempre più nel mondo dell’esportazione. Quello stesso mondo che ultimamente le si è ritorto contro, piegando sulle ginocchia la produzione di alcune eccellenze, come olio e agrumi.

Una riflessione che non può mancare, quindi, è quella legata a cosa si faccia per difendere i nostri prodotti. E, su questo punto, l’assessore regionale delle Attività Produttive, Maria Lo Bello, è stata molto dura: “Certamente non possiamo dire che i nostri prodotti siano tutelati dall’Europa. Per questo dobbiamo mettere in campo delle iniziative per tutelare l’olio e non solo quello. Va sempre più promossa l’azione di tutela dei nostri prodotti ed è necessario che a livello europeo ci sia maggiore sensibilizzazione da parte dei nostri gruppi politici”.

L’apertura da parte della Comunità Europea nei confronti dei prodotti provenienti da altri paesi ha permesso ad arance e non solo, per lo più provenienti dal Marocco, di ritagliarsi una buona fetta di mercato anche sul nostro territorio. Prezzi più bassi, favoriti da leggi di mercato e tassazione differenti, hanno messo in seria difficoltà i produttori siciliani.