Il Vespro siciliano e la manifestazione contro Crocetta: l’evento è già virale

Il Vespro siciliano e la manifestazione contro Crocetta: l’evento è già virale

PALERMO – Nella ricorrenza del Vespro siciliano, la grande rivolta contro l’invasore, la Sicilia si prepara a manifestare contro il Presidente della Regione Rosario Crocetta. Una grande manifestazione ‘popolare’ prevista per il pomeriggio di mercoledì prossimo alle 15 con concentramento a piazza Verdi, in pratica al Teatro Massimo di Palermo.

Per la città, ma anche in tante altre città e paesi siciliani, si vedono manifesti rossi che ritraggono il Presidente della Regione Rosario Crocetta in una delle sue tradizionali pose incorniciato al centro di una sorta di “stella onomatopeica”.

Sopra campeggia una frase che simboleggia tutti i motivi per “cacciarlo” via. Ma non bastano i manifesti. Su Facebook è stato creato un evento che circola con insistenza fra migliaia di bacheche ed è quasi diventato virale.

Mille e 200 le persone che si sono dette interessate, quasi mille quelle che promettono di partecipare, oltre 18 mila gli invitati solo su Facebook. Eppure di questa grande manifestazioni non sembra esserci traccia fra gli eventi previsti a Palermo.

In Questura sembra non sia stata presentata alcuna richiesta di autorizzazione per il concentramento e per il relativo Corteo, al Comune nessuno sembra aver avanzato richiesta per palchi o occupazione suolo pubblico o utilizzo della Piazza. E a guardarlo attentamente neanche il manifesto porta una firma, un simbolo, un organizzatore.

Certo non si può escludere che richieste di autorizzazioni e permessi in realtà siano impelagate nei meandri della burocrazia e vengano fuori nei prossimi giorni, anche se ne restano davvero pochi da qui alla manifestazione, appena cinque e tre due dei quali festivi, ma tutto è possibile.

Resta, però, un dubbio: chi c’è dietro questa manifestazione? Chi la sta organizzando? Ma all’epoca dei social network tutto diventa impersonale, così una grande manifestazione che tocca le corde giuste e muove l’indignazione della gente raccoglie adesioni importanti da destra a sinistra, dalle organizzazioni ‘antagoniste’ a quelle indipendentiste e autonomiste, da alcuni sindacati di base e non confederali alle associazioni, organizzazioni, fondazioni di ogni genere, sorta e misura.

E nessuno (o quasi) che si chieda chi c’è dietro? E neanche l’evento Facebook o la pagina del medesimo social network dedicata alla manifestazione vengono in aiuto. La manifestazione è organizza da tale “Antudo” che altro non è se non il simbolo di forza, di coraggio, di appartenenza che venne usato nelle prime fasi del Vespro, un modo per riconoscersi fra ‘rivoltosi’. un nome che oggi fa venire alla mente alcune organizzazioni indipendentiste che mantengono questo termine nel loro nome e nel loro simbolo. Ma quelle organizzazione politiche non sono le organizzatrici di questa manifestazione.

Per leggere tutto l’approfondimento di Manlio Viola clicca qui.