Siracusa, “no al concorso docenti”. Giovedì protesta al Provveditorato

Siracusa, “no al concorso docenti”. Giovedì protesta al Provveditorato

SIRACUSA – C’è una rivolta di insegnanti “contrastivi”, contro il concorso per docenti di fine aprile, e a Siracusa si trasformerà in adunata giovedì mattina alle 10, davanti al Provveditorato.

#noalconcorsotruffa è l’hashtag lanciato da qualche settimana a riassumere un malcontento che, tra i docenti perlopiù della fascia d’età 35-45, cresce nei confronti del concorso indetto da questo governo per fine aprile. Finora sottotraccia, solo perché manca di megafono e di rappresentanza, e con il paradosso sindacale di preparare i corsi per chi partecipa e ricorsi per chi non può (i ricorrenti di III fascia). Il malcontento, infatti, oltre a essere vasto e in crescita, accomuna gli abilitati di II fascia, che insegnano da anni e ritengono ingiusto dover passare attraverso il setaccio di un concorso, e quelli di III fascia che al contrario ritengono ingiusto l’essere rimasti fuori da questa eventualità concorsuale. Tutto questo a Siracusa sfocerà in una manifestazione giovedì mattina, alle 10, davanti al Provveditorato in viale Tica.

Un presidio organizzato da docenti in maniera autonoma, attraverso il tam tam nato su Facebook, e sulla scia di una analoga mobilitazione che dalla Toscana sta attraversando tutti i “contrastivi” d’Italia. Orfani, appunto, di sigle sindacali, tra le promotrici c’è Cristina Merlino, giovane docente di Lettere abilitata dal 2013 (3mila euro, viaggi e sacrifici come per tutti, il costo dell’abilitazione), a Gae chiuse, in cattedra da 6 anni con gli incarichi annuali: “L’idea di questo presidio nasce per dire no al concorso, riguarda tutti gli abilitati di II fascia, che già lavorano nelle scuole da anni e con il loro servizio contribuiscono a garantire il diritto all’istruzione. Ma anche quelli di III fascia”.

Esperienza, passione, impegno e sacrifici anche economici per conseguire l’abilitazione, che ritengono cancellati da questo governo, con un colpo di spugna. Inoltre si sentono lasciati soli: “I sindacati – prosegue Merlino – non stanno raccogliendo il malcontento, anzi stanno organizzando i corsi di preparazione”. Costano 250 euro a testa. “Allo stesso tempo – continua la docente – per quelli di III fascia preparano i ricorsi: la sensazione, che abbiamo un po’ tutti, è che non abbiano interesse ad avere reazioni contro questo concorso, come invece accadde nel 2000 quando attivarono una reazione e il concorso fu bloccato. C’erano docenti e sindacati uniti. Perché oggi non stanno facendo nulla?”.

Qualcuno sta cominciando a raccogliere il grido di questi docenti. Al presidio ci sarà il deputato regionale Edy Bandiera. Ma anche dai 5 Stelle e da qualche dissidente del Pd cominciano ad arrivare segnali di condivisione. Solo in provincia di Siracusa i partecipanti previsti potrebbero essere 4mila (fonti sindacali), a livello nazionale dei 200mila previsti, solamente 50mila hanno oggi presentato domanda di iscrizione. Sulle date della prova scritta non c’è ancora conferma: il 12 aprile saranno pubblicate in Gazzetta ufficiale, ma gira voce su una partenza il 28 aprile. Nel frattempo Siracusa si fa capofila siciliano della protesta. Appuntamento giovedì mattina al Provveditorato.

Massimiliano Torneo